Fedez, il singolo Rosalìa è una svolta, ma in quale direzione?
In una diretta Twitch da Grenboud, Fedez aveva anticipato la nascita di un progetto discografico con Taxi B e Raizhel, dj e producer di origini romane.
Il progetto, con il nome di Lethal Espresso, è nato e porterà all’uscita di un joint album, anche se i tempi non sono stati definiti.
Il biglietto da visita del nuovo progetto è Rosalìa, uscito su tutte le piattaforme venerdì scorso.
Il brano è molto lontano dalla precedente produzione di Federico, anni luce distante da di Meglio del cinema, Cigno nero o anche Vorrei ma non posto, ma lontano anche da Sexy Shop, il singolo pubblicato qualche settimana fa insieme ad Emis Killa.
Un cambiamento piuttosto evidente sia a livello stilistico che a livello di scrittura.
La produzione musicale è interessante, ROSALÍA si distingue per l’energia, il brazilian phonk, un ritmo sostenuto che strizza l’occhio alla dubstep, ma con i bassi molto più pronunciati e distorti.
I contenuti, invece, lasciano parecchio a desiderare: lusso, ragazze, auto potenti, gioielli costosi, tutto il catalogo dei cliché triti e ritriti, alla base di tutta o quasi la produzione rap/trap del momento.
Nessuno spunto, nessuna riflessione, nessuna chiave di lettura diversa ed è un peccato, Fedez ha una bella penna, tra le migliori nel panorama, ma qui è troppo impegnato ad interpretare la parte del cinico senz’anima perché la usi al meglio.
Ci arriva l’urgenza di fare musica, di rimettersi in gioco, di sperimentare; lui stesso aveva affermato quanto ritornare a fare musica fosse importante per lui.
Ci arriva anche, però, la sua confusione: sa da dove è partito ma non ha ancora ben chiaro dove voglia andare.