Firenze, crollo del cantiere Esselunga, 3 indagati
![CANTIERE ESSELUNGA • Il Tempio News](https://www.iltempionews.com/wp-content/uploads/2025/02/CANTIERE-ESSELUNGA.webp)
#image_title
A distanza di un anno dal tragico crollo della trave nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze, che il 16 febbraio 2024 costò la vita a cinque operai, la magistratura ha iscritto tre persone nel registro degli indagati.
I soggetti coinvolti e il provvedimento di sequestro
Tra gli indagati figurano Marco Passaleva, direttore dei lavori strutturali del cantiere, Carlo Melchiorre, responsabile dell’ufficio calcolo e tecnico di produzione della società Rdb.Ita spa, e Alfonso D’Eugenio, legale rappresentante della stessa azienda.
Contestualmente, è stato disposto un provvedimento di sequestro che riguarda la ditta che ha progettato e realizzato la trave coinvolta nel crollo.
Il drammatico incidente del 16 febbraio 2024
La tragedia si è consumata la mattina del 16 febbraio, quando una trave di 20 metri è improvvisamente collassata, travolgendo cinque lavoratori.
Le vittime furono Luigi Coclite, un autotrasportatore sessantenne residente a Collesalvetti (Livorno), e quattro operai: Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, Bouzekri Rahimi, 56 anni, tutti di origine marocchina, e Mohamed Toukabri, 54 anni, di nazionalità tunisina. Gli ultimi quattro vivevano tra le province di Brescia e Bergamo.
Le accuse e le responsabilità ipotizzate
La Procura di Firenze ha formulato nei confronti degli indagati le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose.
Per Carlo Melchiorre si aggiunge anche l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 434 del codice penale, relativo a crollo o altro disastro doloso, in concorso con gli altri imputati.
La Rdb.Ita spa, società responsabile della progettazione della trave, è anch’essa coinvolta nell’indagine e sottoposta a sequestro preventivo.
Le cause del crollo secondo la Procura
Gli accertamenti condotti dalla magistratura hanno evidenziato che il crollo sarebbe stato determinato da un errore di progettazione. Nello specifico, la trave identificata come TL309-2P, destinata al secondo impalcato dell’edificio in costruzione, sarebbe stata calcolata in modo errato.
Secondo la nota diffusa dalla Procura, i carichi che la struttura avrebbe dovuto sostenere sono stati sottostimati e il quantitativo di ferro utilizzato nell’armatura è risultato insufficiente per garantire la necessaria resistenza.
Prossimi sviluppi dell’inchiesta
L’indagine prosegue per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per ricostruire con precisione tutte le fasi che hanno portato al crollo.
Nel frattempo, il sequestro dell’azienda coinvolta rappresenta un passo significativo per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.
About The Author
![avatar dell'autore](https://www.iltempionews.com/wp-content/uploads/2024/12/claudia-maria-iannello.webp)