Francesca Deidda, il marito confessa “La ho uccisa io”
Con la confessione di Ivan Sollai ci ritroviamo a commentare l’ennesimo caso di femminicidio. E’ stato lui ad uccidere barbaramente Francesca Deidda, sua moglie, a farla a pezzi e a rinchiuderne i resti in una valigia. Un rituale macabro, troppo preciso e morboso nell’esecuzione per non sembrare premeditato. La donna era scomparsa nel nulla nel maggio scorso nel cagliaritano, i suoi resti sono stati ritrovati lo scorso 18 luglio in un borsone nelle campagne del capoluogo sardo a ridosso della vecchia statale 125.
Il marito autore del crimine a lungo ha parlato di un allontanamento volontario anche dopo l’arresto nel luglio scorso, quando i sospetti che stesse inquinando le prove cercando di deviare le indagini erano diventati più che evidenti. Nonostante tutto Sollai aveva ribadito la sua innocenza, anche dopo il ritrovamento dei resti di Francesca. Nel settembre scorso aveva scritto una lettera all’ex cognato, fratello della vittima, sostenendo che benché con Francesca stessero vivendo un periodo di forte crisi non sarebbe arrivato a tanto :
“Non c’entra nulla l’eventuale terza persona che è stata più volte citata, di fatto non c’è mai stata nessuna amante o relazione nascosta. Inutile stare qui a scriverti che abbiamo cercato più volte di salvare una situazione che oramai era venuta meno affrontando il tutto con consapevolezza da persone adulte tranquille e calme” La ‘terza persona’ citata da Sollai nella lettera sarebbe una donna che aveva una relazione con lui, secondo le indagini proprio questa frequentazione sarebbe il movente del delitto.
La confessione di Sollai è arrivata ieri, dopo un interrogatorio in carcere di circa 4 ore, in cui il detenuto in presenza dei suoi avvocati ha ricostruito passo dopo passo l’omicidio della moglie. L’omicida sarà riascoltato per chiarire come è avvenuto l’occultamento di cadavere e se stia stato aiutato a “sbarazzarsi” dei resti della moglie.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il Sollai dopo aver ucciso la moglie e aver disperso i suoi resti avrebbe allestito una messa in scena per giustificarne l’allontanamento volontario. Attraverso il cellulare della vittima lui stesso avrebbe risposto ai messaggi allarmati delle colleghe e degli amici di Francesca. Sollai fingendosi la moglie avrebbe scritto dall’account della medesima, una email ai dai lei datori di lavoro annunciando le dimissioni. E’ questa ultima circostanza che non ha convinto mai nessuno tra quelli che conoscevano la vittima. Più volte chi la frequentava ha dichiarato che mai Francesca si sarebbe presa una pausa da tutto rinunciando persino al lavoro.
“Me l’aspettavo” è stato il commento Gianfranco Piscitelli, avvocato della Deidda, dopo la confessione di Sollai “dopo la decisione per me scontata della Corte di Cassazione, (che ha negato la scarcerazione dell’indagato ndr). Si sarà anche liberato di un peso. O è un ultimo disperato tentativo di mitigare una condanna certa. Ma, di certo, nella mia posizione non cambia nulla. Nessuno potrà restituirci la dolce Francesca, ma ora è giusto darle giustizia”.