Claudia Maria Iannello 
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Una vicenda inquietante ha scosso una scuola elementare a Segni, in provincia di Roma, dove un’insegnante è stata vittima di minacce e atteggiamenti persecutori da parte dei genitori di un suo alunno.
Gli episodi, che si sono protratti per diversi mesi, hanno portato la donna a vivere nel timore costante di subire aggressioni, fino al punto di dover essere accompagnata a casa dalle colleghe.
L’indagine e le accuse
I Carabinieri di Segni hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una coppia, rispettivamente di 44 e 48 anni, accusata di atti persecutori in concorso.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha permesso di ricostruire la serie di episodi che hanno reso la vita della docente un incubo.
Un clima di paura e intimidazione
Tutto ha avuto inizio il 20 dicembre scorso, quando l’insegnante si è rivolta ai Carabinieri per denunciare una serie di comportamenti persecutori da parte dei genitori del bambino.
La donna ha raccontato di essere stata vittima di ripetute aggressioni verbali, scatenate dal malcontento della coppia per l’andamento scolastico del figlio. In più occasioni, la maestra sarebbe stata minacciata e accusata ingiustamente.
Uno degli episodi più gravi si è verificato a metà ottobre, quando la madre del bambino ha fatto irruzione all’interno dell’istituto scolastico, inveendo contro l’insegnante e intimandole di non rimproverare più il figlio. Nella stessa giornata, il padre dell’alunno ha atteso la docente fuori dalla scuola, pedinandola fino alla sua abitazione e rivolgendole frasi dal tono aggressivo e intimidatorio.
Gli atti persecutori sono continuati fino al 19 dicembre 2024, quando la madre ha addirittura seguito l’insegnante fuori dalla scuola, questa volta brandendo un bastone. Spaventata e preoccupata per la propria sicurezza, la docente ha iniziato a farsi scortare dalle colleghe al termine delle lezioni.
Il provvedimento delle autorità
Dopo un’attenta analisi degli indizi raccolti, le autorità hanno identificato con certezza la coppia come responsabile dei gravi episodi. Nei giorni scorsi, i Carabinieri hanno proceduto con l’esecuzione del provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), disponendo per entrambi i genitori gli arresti domiciliari.
Oltre al braccialetto elettronico, è stato imposto loro il divieto assoluto di avvicinarsi alla docente e ai luoghi da lei frequentati, ponendo così fine a una situazione di estremo disagio e paura per l’insegnante e l’intero ambiente scolastico.
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