Ghali, in una intervista la sua vita privata, gli inizi difficili e il successo
Sanremo 2024 ha fatto conoscere Ghali al grande pubblico televisivo sia per il brano pro Palestina portato sul palco dell’Ariston, sia per l’accorato appello per cessate il fuoco a Gaza che ha fatto sobbalzare sulla sedia l’Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio. Il cantautore in realtà ha cominciato il suo percorso artistico anni fa, apprezzato dai giovanissimi ha strizzato l’occho nei suoi testi all’inclusione e al sociale. Ghali si è raccontato in una intervista a La Repubblica dalla quale è sortito il personaggio pubblico, ma anche il trentunenne Ghali privato, figlio di mamma Amel scappata a diciotto anni dalla casa di sua zia portando con sé soltanto una borsa con dentro un paio di stivali.
Ghali è nato e cresciuto in Italia, cresciuto con la mamma, il papà ha avuto diverse vicissitudini giudiziarie che spesso lo hanno tenuto lontano da casa impedendogli di essere presente con il figlio. “Mio padre finì in carcere la prima volta quando avevo due anni. La seconda lo arrestarono il mio primo giorno di scuola. Suonarono alle quattro del mattino e lo portarono a San Vittore. Andai lo stesso a scuola, in gran ritardo. Da allora non sono mai stato più puntuale” Ghali e il padre non si sono più incontrati dal 2016.
A scuola il primo incontro con la scrittura di un brano “Ho scritto la prima canzone in quinta elementare. Durante la ricreazione le maestre ci facevano fare delle gare di free style, che ci cantavamo l’uno contro l’altro”. Alle superiori ha studiato per diventare grafico, ma il giorno della maturità ha preferito andare ad un concerto.
Durante l’intervista è venuto fuori il rapporto viscerale dell’artista con la madre e come il medesimo abbia tenuto alto l’umore della donna quando la stessa ha scoperto la recidiva di un tumore al seno che aveva sconfitto quando Ghali frequentava la scuola primaria. L’unico litigio con la mamma quando lui ha cominciato ad andare in analisi “Ci sono andato solo una volta, sette sedute, poi ho mollato perché mi ha scosso troppo e per la prima volta ho avuto problemi con mia madre”.
Poi il racconto degli inizi e l’incontro con Fedez, il primo a credere in lui, Ghali nell’intervista ha raccontato che a 17 anni frequentava Sfera Ebbasta, Rkomi, Tedua, Ernia, tutti ragazzi che avevano a cuore la musica, ma che mai pensavano avrebbero potuto farcela. “Il primo tour l’ho fatto come spalla di Fedez. Avevo 17 anni, lui 22 o 23. Guidava lui, e a fine serata mi dava 50 euro. Sono i primi soldi che ho guadagnato. Ma abbiamo cantato anche per un pugno di birre nei centri sociali”
In realtà il primo incontro tra i due è stato un pò particolare “Conosceva già le mie canzoni e un giorno mi riconobbe per strada durante una marachella. Ci stavamo picchiando con altri ragazzi e Fedez, che passò di lì con la sua ragazza, mi disse di smetterla. Di notte mi scrisse su Facebook chiedendomi di accompagnarlo in tour” Infine un accenno al “no” della De Filippi per Amici “Non mi presero. C’è in rete un video del nostro provino che spero che qualcuno cancelli prima o poi”