Giuseppe Scuccimarri 
#image_title
Più di mille persone sono state evacuate mentre il Giappone combatte il suo più grande incendio degli ultimi 30 anni. Si stima che le fiamme si siano diffuse su circa 1.200 ettari (3.000 acri) nella foresta di Ofunato nella regione settentrionale di Iwate da quando un incendio è scoppiato mercoledì 26 febbraio, secondo la Fire and Disaster Management Agency.
“Stiamo ancora esaminando le dimensioni dell’area colpita, ma è la più grande devastazione dall’incendio del 1992 [a Kushiro, Hokkaido]“, ha detto un portavoce dell’agenzia. Quell’incendio ha bruciato 1.030 ettari, il record precedente. Circa 1.700 vigili del fuoco sono stati mobilitati da tutto il Paese, ha detto l’agenzia. Le riprese aeree dell’emittente pubblica NHK hanno mostrato il fumo bianco che si alzava e copriva un’intera montagna.
La polizia locale ha trovato il corpo di una persona che era stata bruciata, mentre più di 1.000 residenti vicini sono stati evacuati e più di 80 edifici erano stati danneggiati fino venerdì 28 febbraio, secondo le autorità di Ofunato. La causa dell’incendio è rimasta sconosciuta.
Sabato stavano bruciando anche altri due incendi, uno a Yamanashi e un altro altrove a Iwate. Ci sono stati circa 1.300 incendi in tutto il Giappone nel 2023, concentrati nel periodo da febbraio ad aprile, quando l’aria si asciuga e i venti si alzano. Il numero di incendi è diminuito dal picco degli anni ’70, secondo i dati del governo
Ofunato ha avuto solo 2,5 mm (0,1 pollici) di pioggia a febbraio, molto al di sotto del precedente minimo record per febbraio di 4,4 mm nel 1967. L’anno scorso è stato il più caldo del Giappone da quando sono iniziate le registrazioni, rispecchiando altri Paesi mentre le crescenti emissioni di gas serra alimentano la crisi climatica.
About The Author
