Grande Fratello, Alfonso Signorini, cambiare tutto per non cambiare niente
E anche questa stagione siamo giunti alla soglia di un’altra edizione del Grande Fratello, un reality che da quando è nelle mani di Alfonso Signorini ha cambiato identità, trasformandosi da un format in cui i concorrenti sono osservati h24 nei loro comportamenti, in un gioco di ruolo in cui chi vi partecipa si muove su un canovaccio autorale di cui da qualche anno a questa parte sono anche prevedibili le mosse. Signorini colto con le mani nella marmellata, col passare del tempo ha provato a far credere che qualcosa stesse cambiando cercando di andare incontro alle richieste del pubblico che chiedeva a gran voce l’inserimento di persone comuni, i cosiddetti Nip, ma di sconosciuti veri e propri ne sono stati introdotti pochissimi e a parte qualche eccezione, sono stati fatti fuori subito.
Il concorrente non abituato a muoversi su un canovaccio autorale è più difficile da gestire, si adegua poco perchè vorrebbe essere se stesso invece di recitare un ruolo imposto dall’alto, l’esperimento con la gestione Signorini, in cui la spontaneità è ridotta ai minimi termini è difficile da tradurre in pratica per chi non è esperto. Meglio quindi rivolgersi a chi il mondo dello spettacolo lo bazzica anche se di riflesso, modelli, influencer, personaggi che in qualche modo hanno avuto a che fare con il mezzo televisivo compreso qualche personaggio trash pescato da Temptation Island o da Uomini e Donne.
Il cambio della casa, è stato dovuto a fini meramente contrattuali e logistici, la concessione del terreno da parte di Cinecittà era in scadenza e il Palastudio era una sorta di cattedrale nel deserto con regia e camerini esterni realizzati nei camper. I nuovi Lumina Studios che ospiteranno da quest’anno il reality, sorgono all’estrema periferia nord della Capitale, difficili da raggiungere con i mezzi pubblici per i fan, ma soprattutto ben protetti da quelle che possono essere informazioni provenienti dall’esterno, le famose urla a volte emanate dagli autori stessi per creare dinamiche. Lo studio da questa stagione sarà praticamente attaccato alla Casa, per cui le interazioni fisiche saranno più frequenti.
Insomma del format originario è rimasto ben poco, Signorini stagione dopo stagione ha provveduto a rendere lo show sempre più a sua immagine, facendo credere a chi guarda che ci siano novità, ma di fatto la sostanza rimane sempre la stessa, a parte la casa e lo studio, l’anima del reality sarà quella voluta, creata e foraggiata ormai da 6 stagioni dal conduttore con l’intento di lanciare personaggi nuovi voluti da lui, rilanciare vecchie glorie dello spettacolo, ma soprattutto portare avanti i suoi teatrini trash, mostrandosi giudice severo se i medesimi dovessero sfuggire di mano.
Il reality ormai è questo, non più l’osservazione di un determinato numero di individui costretto a convivere e a interagire, ma un grande show realizzato mediante persone scientemente consapevoli di venire usate come pedine.