Grande Fratello, la soluzione per lo share sono il trash e le ship?
Maria Grazia Piscitelli
28 Settembre 2024
C’è chi si dispera, chi si rallegra, chi si allarma per le performance in termini di ascolti per le prime puntate del Grande Fratello. Tempo sprecato, a parer nostro, e non solo per la l’oggetto del contendere.
Ma la televisione, si sa, è fatta di numeri e per quanto la cosa sia di un’infinita tristezza, su questi ci concentriamo.
Tutte le partenze del Grande Fratello sono state poco roboanti, a prescindere da quanto fosse più o meno interessante il cast. E i dati di queste prime puntate confermano il trend delle passate stagioni.
Alfonso Signorini prima illude se stesso, l’editore ed il pubblico sbandierando un’edizione all’insegna di sani principi e buona educazione per poi affondare i colpi a suon di dinamiche costruite o falsate, di scene moralmente raccapriccianti o, per chi un pochino ha imparato a conoscere il suo modus operandi, con il nulla cosmico.
Un eccellente banditore di aria fritta, insomma, nulla di più.
Per chi vuole obiettare che sono le dinamiche più o meno vivaci a fare il programma che altrimenti sarebbe di una noia mortale diamo ragione sulla noia ma non sul fatto che si possa costruire uno show interessante e accattivante non toccando il fondo e spesso, se possibile, andando anche più giù.
Il problema è che Signorini e tutto il suo sfavillante entourage non se sono capaci, semplice.
In barba a chi, purtroppo, non riesce a distinguere la finzione di un programma televisivo dalla realtà, di chi si lascia trascinare nei meandri di storie d’amore costruite a tavolino, tanto da lasciare andare la propri vita e vivere, come in una sorta di transfert, quella di perfetti sconosciuti che diventano delle vere e proprie divinità, ovviamente fino a quando seguono il copione che ci si è scritti nella testa, Alfonso prosegue per la sua strada, sempre la stessa, prevedibile e marcescente.
Non ci si venga a dire che la televisione non ha il compito di educare, di lanciare messaggi positivi e propositivi. Balle! Deve farlo. deve assumersi questa responsabilità e non limitarsi a trasmissioni o frasi di circostanza quando accade qualcosa che sconvolge le coscienze, cosa che purtroppo succede fin troppo spesso.
Detto ciò, le dinamiche verranno ben presto e non sapientemente innescate e gli ascolti, some sempre, saliranno, con buona pace di Fofò, autori ed editore, d’altronde il motto era, è e sempre sarà, minimo sforzo massima resa.
Agli affezionati del genere, chiamiamolo ciarpame, perché anche il trash ha una sua dignità, non resta che aspettare; noi, intanto, seguiremo curiosi di conoscere quale coniglio geneticamente modificato il caro Signorini tirerà fuori dal cilindro.