Maria Grazia Piscitelli 
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Pep Guardiola ha risposto sarcasticamente all’affermazione di Fabio Capello secondo cui sarebbe arrogante, avrebbe “rovinato il calcio italiano” e reso lo sport noioso.
L’ex allenatore dell’Inghilterra ha offerto la sua opinione su Guardiola al quotidiano spagnolo El Mundo questa settimana. Venerdì è stato chiesto al manager del Manchester City se ascoltasse qualcuno della statura dell’italiano nel gioco.
“Ascolto tutto quello che la gente dice di me. Tutto. Quindi fai attenzione. Ti sto controllando”, ha detto per scherzo.
“Non è la prima volta che il signor Fabio Capello dice questo. Non sono abbastanza bravo per vincere il calcio italiano. Il calcio italiano è molto, molto più importante del modo in cui lo fai. Un grande abbraccio Fabio. Un grande abbraccio”.
Capello aveva detto: “Sai cosa non mi piace di Guardiola? La sua arroganza.
La Champions League che ha vinto con il City (contro l’Inter nel 2023) è l’unica in cui non ha provato niente di divertente nelle partite decisive. Ha fatto molto male al calcio. Perché tutti hanno passato 10 anni a cercare di copiarlo.
Ha rovinato il calcio italiano. Un disastro e anche una noia che ha fatto scappare molte persone dal calcio”.
Capello ha allenato il manager del City durante un breve e infruttuoso periodo alla Roma dopo che Guardiola si unì a loro nell’estate del 2002.
L’italiano lo scelse quattro volte in Serie A e Guardiola in seguito disse: “Conosco la panchina dello Stadio Olimpico meglio del campo”.
L’eliminazione del City il mese scorso da parte del Real Madrid nel turno dei playoff della Champions League è stata la prima volta da quando è iniziato il mandato di Guardiola nel 2016 che non hanno raggiunto gli ottavi.
Il 54enne ha negato che sia stato doloroso dover guardare le partite di questa settimana. “Non fa male”, ha detto Guardiola. “Non ho alcuna delusione. Non meritiamo di essere lì. Questa stagione meritiamo di stare sul divano, con un bicchiere di vino.
Spero che la prossima stagione potremo fare meglio e stare in campo, non sul divano”.
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