Guinea, strage per un cartellino rosso, 56 morti, tra cui molti bambini
In Guinea un incontro di calcio si è trasformato in una tragedia. Il bilancio ufficiale parla di 56 morti, una mattanza a cui gli oppositori del generale Mamadi Doumbouya, capo della giunta militare che governa il Paese, hanno dato la responsabilità. Da una ricostruzione di quanto accaduto sembrerebbe che i fedelissimi del generale abbiano innescato un movimento di folla tale da far sfociare tutto in scontri tra tifosi.
Il pretesto per fare scoppiare i disordini è stato un cartellino rosso. Ritenendo ingiusta la decisione, i tifosi che si ritenevano danneggiati hanno cominciato ad attaccare la tribuna ufficiale dove sedeva lo stesso Doumbouya. Tale fermento ha indotto i fedelissimi del generale ad intervenire. Una rivolta pilotata dal generale stesso al fine di esaltare le proprie forze di sicurezza.
Un comunicato governativo, letto alla televisione nazionale, ha parlato di “un evento tragico” e che le autorità stavano assicurando le cure per i feriti:
“I servizi ospedalieri riferiscono di un bilancio provvisorio di 56 morti e diversi feriti. Le autorità garantiscono e si impegnano a sostenere le famiglie in lutto, oltre a promettere lo svolgimento di indagini per accertare le responsabilità legate a questo increscioso evento. Il governo segue l’evolversi della situazione e ribadisce il suo appello alla calma”
Il torneo teatro della tragedia era in onore del capo della giunta militare al potere, la stessa che nel settembre del 2021, ha rovesciato con un Colpo di Stato il presidente Alpha Condè. L’incontro di calcio, sport popolare in Guinea, sembra non sia stato altro che un espediente per radunare un numero illimitato di persone in un’area determinata, al solo fine di fare propaganda. La prova di forza secondo gli oppositori sarebbe stato un modo per promuovere la candidatura di Doumbouya alle elezioni presidenziali.
Il Fronte nazionale per la difesa della Costituzione (Fndc), il maggiore partito di opposizione, uno dei pochi capaci di radunare popolazione dissidente all’attuale governo, con un comunicato stampa ha espresso rabbia e indignazione per quanto accaduto. L’Fndc ritiene “Mamadi Doumbouya e il suo governo direttamente responsabili di questo disastro che è costato la vita a cittadini innocenti, tra cui molti bambini”.
“Ciò dimostra” continua il comunicato “uno sfruttamento cinico dello sport da parte della giunta, che utilizza queste immagini di mobilitazione per fini politici”, per questo motivo l’Fndc invita i guineani “a mobilitarsi, con calma, con determinazione per chiedere la fine di questo regime a partire dal 31 dicembre 2024.”
La giunta militare salita al potere, si era impegnata dietro pressioni di altri Paesi a indire elezioni entro la fine del 2024 , ma successivamente ha fatto sapere che non sarebbe riuscita a tener fede al suo impegno.