Hamas annuncia la liberazione di Edan Alexander, l’ultimo ostaggio americano

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Venerdì 14 marzo Hamas ha dichiarato che avrebbe liberato Edan Alexander, l’ultimo ostaggio americano ancora in vita tenuto a Gaza.
Il 21enne nativo del New Jersey sarà l’unico ostaggio vivente nella prossima liberazione, che comprenderà i corpi di quattro cittadini con doppia cittadinanza morti in prigionia, ha affermato il gruppo terroristico, mentre proseguono i negoziati sulla seconda fase di un accordo di cessate il fuoco con Israele.
Non è stato immediatamente chiaro quando sarebbe avvenuto il trasferimento, né quali parti avrebbero partecipato alla negoziazione dell’accordo. Hamas non ha rilasciato ulteriori dettagli. Non c’è stato alcun commento immediato da parte di Israele.
Per gli USA rilascio di Alexander priorità assoluta
Alexander, un israeliano-americano arruolatosi nell’esercito israeliano, aveva 19 anni quando venne prelevato dalla sua base nel sud di Israele durante l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 che diede inizio alla guerra L’amministrazione Trump ha insistito affinché il suo rilascio fosse considerato una “priorità assoluta”.
Gli incontri degli ultimi giorni tra i leader di Hamas e il negoziatore statunitense per la liberazione di Adam Boehler erano incentrati sulla garanzia della sua liberazione
L’annuncio a sorpresa dei giorni scorsi sulle trattative USA con Hamas per il rilascio dell’ostaggio
Ciò avviene dopo che la Casa Bianca ha fatto un annuncio a sorpresa la scorsa settimana, affermando che i funzionari americani erano impegnati in “colloqui e discussioni in corso” con i funzionari di Hamas, allontanandosi da una politica statunitense di lunga data di non impegnarsi direttamente con i terroristi.
Non è stato subito chiaro, tuttavia, se quei colloqui fossero in qualche modo collegati all’annuncio di Hamas sul rilascio di Alexander. Tuttavia, l’annuncio di Hamas di venerdì giunge mentre proseguono i colloqui in Qatar per cercare di mediare la fase successiva del cessate il fuoco
Il 2 marzo Israele aveva bloccato l’ingresso dei camion degli aiuti umanitari a Gaza, mentre la situazione di stallo sulla tregua si intensificava, con Hamas che chiedeva l’intervento dei mediatori. Nel frattempo, i combattimenti a Gaza sono in pausa dal 19 gennaio, in base alla prima fase dell’accordo di cessate il fuoco in tre parti
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