Hamas, niente ostaggi: “Israele ha violato l’accordo”
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Hamas ha dichiarato che rinvierà il prossimo rilascio degli ostaggi previsto per il fine settimana, dopo aver accusato Israele di aver violato l’accordo di cessate il fuoco.
Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas, ha affermato che gli scambi rimarranno sospesi finché Israele non offrirà un’adeguata compensazione per la presunta violazione dei termini dell’accordo di tregua per il quale avrebbe dovuto liberare 33 ostaggi nella sua prima fase.
“Gli ostaggi che avrebbero dovuto essere rilasciati sabato prossimo saranno rinviati fino a nuovo avviso e finché l’occupazione non si impegnerà e non compenserà retroattivamente i diritti delle ultime settimane”, ha scritto Obeida su X.
Lunedì l’ufficio stampa statale di Hamas ha accusato Israele di essersi rifiutato di consentire l’ingresso di forniture di aiuti nella Striscia di Gaza, come delineato nell’accordo di cessate il fuoco, per contribuire a combattere la crisi umanitaria nell’enclave.
Gli aiuti sono affluiti a Gaza dall’inizio del cessate il fuoco di gennaio, ma i funzionari di Hamas e i gruppi umanitari affermano che non ne sono arrivati abbastanza nel nord di Gaza, dove si sono verificate le maggiori devastazioni e dove il gruppo terroristico rimane più attivo.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha criticato duramente la nota di Hamas definendola una “vera e propria violazione del cessate il fuoco”, riporta il Times of Israel.
“Ho dato istruzioni alle IDF di prepararsi al massimo livello di allerta per ogni possibile scenario a Gaza e di proteggere le comunità di confine”, ha detto Katz in previsione di un ritorno alla guerra.
Questo sviluppo minaccia il futuro dell’accordo di cessate il fuoco, che mira a liberare gli ostaggi rimasti a Gaza e a creare le condizioni per una pace duratura nella regione.
Finora, Hamas ha liberato 21 ostaggi: la prima fase dell’accordo di cessate il fuoco prevede il rilascio di altri 12 ostaggi nelle prossime tre settimane.
Secondo i funzionari israeliani, a Gaza ci sono ancora 76 ostaggi, di cui circa 30 presumibilmente morti.
Le tensioni relative al fragile cessate il fuoco sono esplose sabato, quando tre ostaggi israeliani liberati da Hamas sono apparsi emaciati e in condizioni peggiori rispetto ai precedenti prigionieri liberati.
La loro condizione ha suscitato la condanna del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente Trump, che ha affermato che gli Stati Uniti stanno “perdendo la pazienza” con Hamas.
In seguito alle dichiarazioni di Hamas, il gruppo Hostages and Missing Families Forum ha dichiarato di essersi rivolto a dei mediatori per cercare di salvare l’accordo di cessate il fuoco.
“Siamo al fianco del governo israeliano e incoraggiamo il mantenimento delle condizioni che garantiranno il proseguimento con successo dell’accordo, portando al ritorno in sicurezza dei nostri 76 fratelli e sorelle”, afferma il forum in una dichiarazione.
“Il tempo è essenziale e tutti gli ostaggi devono essere salvati con urgenza da questa situazione orribile”.