Insulti razzisti e sputi agli avversari: Michele Criscitiello squalificato per un anno e mezzo
Il mondo del calcio italiano è stato scosso da una nuova polemica che vede protagonista Michele Criscitiello, editore di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese. Squalificato per 18 mesi dagli stadi italiani a seguito di accuse di insulti razzisti e comportamenti violenti nei confronti di un arbitro e di avversari, Criscitiello si difende strenuamente, parlando di una vera e propria “montatura” e denunciando presunte falsità nei verbali.
Le accuse
Secondo il referto arbitrale, Criscitiello avrebbe rivolto insulti razzisti all’arbitro, definendolo “marocchino” e invitandolo a “tornarsene a casa”.
Non solo, ma avrebbe anche sputato contro l’arbitro e i giocatori avversari, durante e dopo l’incontro di domenica scorsa, 1 dicembre, tra la sua squadra, Folgore Caratese e il Club Milano, oltre ad aver tentato di aggredire fisicamente il direttore di gara.
La versione di Criscitiello
Il giornalista respinge con forza tutte le accuse, definendole “assurde” e sostenendo che nel referto ci sarebbero “almeno l’80% di falsità”. Criscitiello ammette di aver rivolto insulti all’arbitro, ma nega di averlo fatto per motivi razziali, spiegando che si trattava semplicemente di una reazione alla sua direzione di gara, a suo avviso pessima. Riconosce anche di aver avuto uno scontro verbale con i giocatori avversari, ma nega di averli aggrediti fisicamente.
L’ombra della Federazione:
Criscitiello accusa apertamente la Federazione di averlo preso di mira, sostenendo che si tratta di una vendetta personale. Ricorda infatti precedenti scontri con la Federazione, vinti in sede CONI e sostiene di possedere documenti che dimostrerebbero comportamenti scorretti da parte degli organi federali.
Le conseguenze
La squalifica di Criscitiello ha un impatto significativo non solo sulla sua carriera professionale, ma anche sull’immagine del calcio italiano. La vicenda rischia di alimentare il dibattito sulla violenza negli stadi e sul razzismo nello sport.