Istanbul, migliaia di manifestanti in piazza contro l’arresto di Imamoglu

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Migliaia di manifestanti si sono radunati a Istanbul, in Turchia, per protestare contro l’arresto del sindaco Imamoglu, principale leader dell’opposizione. Il rappresentante politico, forte di un ampio consenso, ha vinto le elezioni locali a Istanbul e Ankara, costringendo il partito governativo del presidente Erdogan alla prima sconfitta elettorale dopo 22 anni.
Imamoglu è stato arrestato la mattina del 19 marzo con l’accusa di corruzione, insieme a lui i principali collaboratori politici. (Turchia, arrestato sindaco di Istanbul principale oppositore di Erdogan) Il sindaco in un messaggio social, prima di consegnarsi ai militari che lo attendevano sotto la sua abitazione, ha ribadito che la volontà del popolo non può essere messa a tacere, promettendo di mantenere la risolutezza che da sempre lo ha contraddistinto:
“Resto risoluto per tutti coloro che difendono la democrazia e la giustizia nel mondo. Resto fermo nella mia lotta per i diritti e le libertà fondamentali”
Le proteste della popolazione
La rabbia della popolazione si è palesata in maniera pesante, dapprima gli studenti universitari hanno protestato, a stento contenuti dalla polizia, poi in serata gli abitanti di Istanbul hanno riempito le strade. “Naturalmente le accuse sono inventate- ha dichiarato un manifestante – [Erdogan] ha accusato di corruzione quasi 25 sindaci di grandi città. Erdogan non ha le gambe per reggersi in piedi ora. È lui il tizio a cui è stato rifiutato di consentire un’inchiesta parlamentare sul colpo di stato che è stato fatto contro di lui. Questo dovrebbe dirvi tutto quello che dovete sapere.”
Alcuni manifestanti hanno accusato anche i media di essere assoggettati al governo e non essere obiettivi nel riportare le notizie : “Che il leader dell’opposizione turca sia colpevole o meno, una cosa è certa: i media istituzionali si preoccupano della democrazia solo quando fa comodo. La loro ipocrisia è tanto prevedibile quanto vergognosa.” lo sfogo di uno di loro.
A queste dichiarazioni fanno eco le parole di un altro manifestante: “È un altro esempio del perché queste istituzioni mediatiche non hanno alcuna credibilità. Non si preoccupano della democrazia, delle libere elezioni o dell’equità politica. Si preoccupano solo delle narrazioni che si adattano alla loro agenda. Se si preoccupassero davvero delle tattiche autoritarie usate contro l’opposizione politica, starebbero suonando l’allarme in tutta Europa, non solo in Turchia.”
I timori per la repressione di Erdogan
Il timore della popolazione è che più proteste ci saranno più aumenterà la repressione da parte di Erdogan che proverà a eliminare completamente l’opposizione non fermandosi solo all’arresto del sindaco, ma di tutti coloro che non saranno in linea con il pensiero governativo.
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