Italia record di trapianti, ma 1 su 3 rifiuta di donare
Record di trapianti in Italia
Nel 2024, in Italia sono stati realizzati 4.692 trapianti di organi, un aumento di 226 rispetto al 2023, segnando un nuovo record per la Rete nazionale trapianti. Tuttavia, persiste una significativa opposizione alla donazione: oltre un italiano su tre (36,3%) ha rifiutato di donare gli organi, un aumento di circa 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Schillaci: “Performance mai realizzate”
Durante l’evento di presentazione dei dati preliminari sui trapianti e le donazioni del 2024, tenutosi presso l’Auditorium Cosimo Piccinno del Ministero della Salute, il ministro Orazio Schillaci ha sottolineato il successo del sistema:
“Dopo gli ottimi risultati del 2023, possiamo affermare con grande piacere che nel 2024 la Rete nazionale trapianti ha registrato le performance migliori mai realizzate.”
I trapianti effettuati includono 418 di cuore (+48 rispetto al 2023), 2.393 di rene (+149), 1.732 di fegato (+1,8%) e 174 di polmone (in calo rispetto ai 188 del 2023). I trapianti di pancreas sono rimasti stabili a 36. Complessivamente, l’Italia ha registrato 75,5 trapianti ogni milione di persone, in aumento rispetto ai 69,2 dell’anno precedente.
Cresce il tasso di donazione, ma anche le opposizioni
Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di abitanti. Le regioni più virtuose si confermano Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, ma anche il Sud ha registrato aumenti significativi, con la Sicilia a +5,7%, la Campania a +3,1% e la Calabria a +2,7%.
Nonostante i progressi, l’opposizione al prelievo degli organi rimane alta. Nel 2024, il 36,3% dei cittadini ha scelto di non donare, con il picco più alto in Sicilia (46,8%). Al Nord, i tassi di opposizione sono decisamente più bassi, con la Provincia Autonoma di Trento al 24% e la Valle d’Aosta al 27,2%.
Sfide future e iniziative per promuovere la donazione
Il ministro Schillaci ha ringraziato i donatori e le loro famiglie, sottolineando l’importanza della solidarietà e della generosità nel rendere possibili questi risultati. Ha anche esortato a intensificare gli sforzi per promuovere la cultura della donazione:
“Molte più vite potrebbero essere salvate se dicessimo sì alla donazione, un sì convinto.”
Per affrontare le reticenze, nel 2025 il Ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti lanceranno nuove iniziative, tra cui un’indagine per comprendere le motivazioni dietro le scelte di donazione e campagne di sensibilizzazione mirate ai giovani e agli over 60, le fasce di popolazione meno propense a donare.
La Giornata nazionale della donazione, che si terrà ad aprile, sarà un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo verso un maggiore sostegno alla donazione di organi, salvaguardando e migliorando la vita di molti.