Kekko dei Modà su Tony Effe: “A Sanremo non l’avrei invitato”
Kekko dei Modà “Tony Effe a Sanremo non lo avrei invitato”
I Modà tornano sul palco dell’Ariston per la 75ª edizione del Festival di Sanremo con il brano “Non ti dimentico”, una dedica all’amore in tutte le sue forme.
Kekko Silvestre, frontman della band, si è raccontato in un’intervista a La Repubblica, sottolineando l’importanza di veicolare messaggi positivi e rispettosi attraverso la musica, in contrapposizione a certi linguaggi diffusi nella scena musicale attuale.
Un messaggio contro la volgarità nelle canzoni
«Cantare il rapporto tra due persone, etero o omosessuali, è necessario», ha dichiarato Kekko.
«Oggi, troppo spesso, nelle canzoni sento volgarità e cattiveria. La donna viene trattata come un oggetto. Bisogna farla sentire importante, perché lo è».
Il cantautore ha condiviso un episodio personale che lo ha spinto a riflettere sull’impatto delle canzoni sui giovani.
«Mia figlia Gioia, 13 anni, mi ha chiesto il significato di un testo di una canzone trap che ascoltava. Non si tratta di essere puritani, ma di rispettare chi ti ascolta»
ha spiegato, riferendosi al testo esplicito di un brano del trapper Niky Savage.
Kekko ha poi criticato chi utilizza un linguaggio degradante nei confronti delle donne, citando artisti come Tony Effe:
«Non avrei invitato chiunque parla delle donne in modo sconsiderato. Ero in macchina con Gioia e un’amichetta, fan di Tony Effe. Chiedevo: cosa ti piace? Parla delle donne come se fossero cacche di cane sul marciapiede, vorresti essere considerata così?»
Tuttavia, non ha mancato di sottolineare la differenza tra linguaggio volgare e messaggi di valore, portando come esempio Ghali e Vasco Rossi:
«Le parolacce non sono il problema. Ghali ne usa qualcuna, ma comunica cose meravigliose. Vasco ti fa tremare il cuore. Invece, troppa musica oggi porta i giovani a pensare che le donne possano essere maltrattate».
Sanremo e il concerto a San Siro
La partecipazione al Festival rappresenta per i Modà un momento speciale nella loro carriera, ma non un punto di svolta.
«Sanremo è un grande palco, ci vai per dimostrare qualcosa o per lanciare un messaggio. È bellissimo andarci sapendo che il 12 giugno suoneremo allo Stadio San Siro per La Notte Dei Romantici, con quasi tutto esaurito. Non dobbiamo dimostrare nulla, la nostra carriera ha avuto alti e bassi, come la vita di ogni artista».
Kekko ha anche espresso fiducia nel nuovo direttore artistico Carlo Conti:
«Sono legato a Carlo e mi aspetto cose stupende. Abbiamo collaborato in passato in tanti eventi televisivi. Dopo il grande successo di Amadeus, che per cinque anni ha portato il Festival a livelli incredibili, Carlo si è preso una grande responsabilità».
Con “Non ti dimentico”, i Modà puntano a portare al Festival un tocco di romanticismo e una riflessione sulla responsabilità che la musica può e deve avere nella società contemporanea.