La Volta Buona, Alda D’Eusanio giustifica il tradimento
E quando pensavamo di averle viste tutte, ma proprio tutte, arriva Alda D’Eusanio a La Volta Buona e scardina ogni nostra certezza.
Nello spazio La Volta Magazine dedicato all’attualità del daily show di Caterina Balivo, si è dato spazio al matrimonio, dopo 11 anni, di Gianluigi Buffon e Ilaria D’Amico.
Un argomento non troppo impegnativo, all’apparenza, ma che ha scatenato un vero putiferio.
Per qualche motivo che fatichiamo a comprendere, nonostante il precedente matrimonio di Buffon con Alena Seredova sia finito da tempo immemore ed anche la Seredova si sia creata una nuova famiglia, il discorso è scivolato sullo scoop di Chi, la rivista diretta da Alfonso Signorini (incredibile, è sempre lui) che a gennaio 2014 lancia l’indiscrezione che vuole Gigi Buffon perso di Ilaria D’Amico, al tempo conduttrice del programma domenicale di Sky legato alla Serie A.
La Seredova ha confessato, dopo anni, di essere venuta a conoscenza del tradimento dalla radio.
Ed è qui che la nostra Alda ci stupisce, asserendo che quando un matrimonio finisce la colpa è sempre di entrambi i coniugi e nello specifico, se un uomo si innamora di un’altra donna, tradisce la moglie, anche quest’ultima ha le sue brave responsabilità.
Giustamente le altre donne presenti hanno avuto da ridire su tale affermazione, in primis la Balivo che ha tenuto a dissociarsi.
La D’Eusanio, non contenta, ha voluto ulteriormente spiegare la sua bislacca teoria, aggiungendo che probabilmente, nel caso specifico, la Seredova, concentrandosi sui figli e sulla famiglia, sia diventata troppo “pantofolaia” e abbia in qualche modo contribuito al fatto che Buffon si sia innamorato di un’altra.
Ora, vero è che in una crisi di coppia ci possa essere una responsabilità, se così la vogliamo chiamare, condivisa.
Ma le crisi si affrontano, se c’è volontà di andare avanti e non si scappa per buttarsi nelle braccia di qualcun altro, venendo meno al punto cardine di una relazione sana, di qualsiasi natura essa sia, la fiducia.
Il tempo è trascorso ed i protagonisti della vicenda sono andati oltre, cosa che dovremmo fare anche noi senza rivangare inutilmente quelle che per loro devono essere state comunque pagine dolorose.
Ma se proprio ne vogliamo parlare, un tradimento è un tradimento, senza se e senza ma. E non esiste alcun tipo di giustifica o di colpevolizzazione della persona tradita.
La D’Eusanio è sempre stata famosa per essere schietta e diretta, ma forse, col tempo, lei stessa ha iniziato a confondere la schiettezza con altro?
Oppure, come troppo spesso capita ultimamente, pur di godere di un po’ di visibilità, ha deciso volontariamente di spararla grossa?
Ai posteri l’ardua sentenza, per noi la Balivo, evidentemente infastidita, avrebbe dovuto chiudere il discorso molto prima.