Morgan, siamo sicuri che sia sempre colpa degli altri?
Sono trascorse alcune settimane da quando Selvaggia Lucarelli ha portato alla ribalta le vicende che vedono coinvolti Angelica Schiatti, Calcutta, il suo attuale compagno, e Morgan.
Vicenda lunga, dolorosa ed alquanto intricata in cui Marco Castoldi è stato accusato (ed è in attesa di giudizio) di stalking nei confronti di Angelica che, in passato, ha avuto una relazione con lui.
Relazione alla cui fine Morgan non si è mai arreso nonostante avesse già una compagna e aspettasse da lei una bambina (questo particolare viene spesso trascurato se non proprio omesso).
Angelica ed Edoardo D’Erme (nome al secolo di Calcutta) hanno vissuto quattro anni di insulti e minacce in silenzio, salvo i giorni in cui l’intera vicenda è venuta fuori.
Chi, invece, continua a parlare è Morgan; dal momento in cui la Lucarelli ha raccontato cosa stava accadendo non ha più smesso.
Prima la negazione delle accuse, poi, davanti a prove inconfutabili, le giustificazioni: Angelica lo avrebbe lasciato in un periodo di grave difficoltà personali (ennesima disintossicazione) e questo lo avrebbe distrutto.
Per inciso, quando si decide di mettere fine ad una relazione “tossica” non è che si può o si deve attendere che l’altro sia in grado di gestire la cosa, ci dispiace, non regge come scusa.
Ma mentre sui quotidiani arrivano le “scuse”, sui suoi canali social continuano le invettive: in primis un suo “componimento” con cui decide di sbeffeggiare i “cattivi”. Angelica, Calcutta, Selvaggia Lucarelli, Amadeus, Gianni Morandi, Bugo, Marco Mengoni (???).
Da un artista, come troppo spesso e volentieri ama autodefinirsi, onestamente ci si poteva aspettare qualcosina di più di un pamphlet pieno di odio e rancore.
Probabilmente abbiamo un concetto di arte diverso, noi comuni mortali non possiamo aspirare a comprendere il suo genio e finiremo nel suo prossimo componimento “artistico”?
Un altro video postato sui social mira a colpire alcuni giornalisti rei di essere, secondo Morgan, inetti, ignoranti e, a prescindere contro di lui.
L’ultimo “art attack” di Morgan prende di mira Emma, rea di essersi immediatamente schierata con Angelica Schiatti e Calcutta e quest’ultimo, ovviamente: udite udite, anche il body shaming è stato elevato ad arte.
Il tutto ha già avuto notevoli ripercussioni sui progetti lavorativi di Morgan: scaricato dalla Warner che da poco gli aveva stipulato un contratto, cancellato un programma sulla RAI che lo avrebbe visto protagonista.
Ma Morgan continua imperterrito a parlare, a “cantarsela e suonarsela” da solo, mentre tutti coloro che sono stati trascinati in questo delirio mediatico hanno scelto la strada del silenzio.
Genio e sregolatezza? Vittimismo passivo-aggressivo? La miglior difesa è l’attacco? Non possiamo rispondere a questi interrogativi.
Possiamo però sottolineare come Morgan continui a prendersela con tutti tranne che con se stesso per aver gettato alle ortiche il proprio talento (ai suoi esordi indiscutibile).
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