Nadal, l’addio al tennis, quando il corpo dice basta
Giuseppe Scuccimarri
20 Novembre 2024
Come attacca la racchetta al chiodo una leggenda? Rafa Nadal ne ha dato la prova. Il 38enne tennista delle Baleari ha pronunciato un discorso che ha fatto piangere tutti i presenti dopo che la Spagna è stata eliminata contro l’Olanda nei quarti di finale di Coppa Davis. Il campione, 22 titoli del Grande Slam ha concluso la sua carriera con un saluto a quel pubblico da cui è stato amatissimo e che fino alla fine ha sperato che il proprio beniamino tornasse sui suoi passi e continuasse a provare a vincere. Un discorso quello di Nadal che è un testamento sportivo, il dovere di fermarsi quando con la testa si vuole continuare a vincere, ma il corpo dice tutt’altro:
“Buonanotte a tutti. Devo ringraziare tante persone. È difficile iniziare. Comincio da quelli che sono qui. Grazie a tutti voi, il pubblico di Malaga. Onestamente, sono stati vent’anni di carriera professionale in cui mi avete portato in volo. Nei momenti buoni mi avete aiutato a vincere il punto successivo e in quelli brutti mi avete aiutato a continuare a combattere. Mi sono sentito super fortunato a provare tanto affetto in tutto il mondo, specialmente qui in Spagna”
Nadal è più emozionato del pubblico di Malaga, che lo segue con gli occhi lucidi, acquisendo in quel momento la consapevolezza che un’era sta per chiudersi :
“Voglio continuare a congratularmi con la squadra olandese. Buon gioco. E voglio ringraziare tutta la squadra spagnola. Mi avete permesso l’illusione che avevo di giocare di nuovo la Coppa Davis. Sinceramente, ho dato quello che avevo e voglio ringraziare per il supporto. Non è andata come tutti avremmo voluto. I miei ultimi giorni da professionista li ho trascorsi in squadra. È stato un privilegio e un onore incredibili. Grazie mille squadra. Ora tocca a voi. La realtà è che non si vuole mai arrivare a questo momento. Non sono stanco di giocare a tennis, ma il mio corpo è arrivato a un momento in cui non vuole più giocare a tennis. Mi sento privilegiato per aver reso questa carriera più lunga di quanto avrei immaginato”
La sua famiglia scoppia a piangere in tribuna. Sua sorella Maribel è emozionata nel sentire le parole di Rafa, accanto a lei la moglie di Rafa, Mery Perelló, con suo figlio Rafa Jr. in braccio, poi i suoi genitori Ana María Parera e Sebastián Nadal, e anche Carolina Cerezuela, la moglie di Carlos Moyá, suo allenatore. Piangono tutti, il tennista di Manaco ha commosso il mondo intero con il suo discorso.
“Grazie alla famiglia, alle squadre, agli amici, non voglio personalizzare. Siete stati una parte indimenticabile di me, giorno dopo giorno, per tutti questi anni. Penso che nella continuità mantenendo le persone che mi amano. Questo mi ha portato ad avere una relazione personale con tutti voi. Non voglio dimenticare i media. Mi avete accompagnato in tutto il mondo. Mi avete trattato alla grande la maggior parte delle volte. Mi sono sentito molto ben trattato e c’è sempre stato un rapporto di lavoro, apprezzo molto il modo in cui mi avete trattato e che abbiate potuto raccontare al mondo una bella storia, con brutti momenti, ma la realtà è che la maggior parte è stata buona e indimenticabile. Grazie per aver fatto parte della mia storia”
Poi l’accenno a quella che lui ha chiamato, l’industria dello sport :
“Tutta l’industria dello sport. A tutti coloro che fanno di questo sport in cima al mondo. Continua a muovere le masse. E vi incoraggio a continuare su questa strada. Mi ritirerò dal tennis professionistico, ma sono ancora qui per qualsiasi cosa. Spero di essere un buon ambasciatore per il tennis. Ho cercato di farlo dal rispetto, dall’umiltà, dal valorizzare tutte le cose buone che mi sono successe. Ho cercato di essere una brava persona, spero che l’abbiate percepito così”
Poi ha aggiunto:
“Lascio questo mondo sentendo di aver trovato molti amici lungo la strada, così tante persone che ringrazierò, tornei. È difficile ricordare tutti. Me ne vado con la tranquillità di aver lasciato un’eredità, non solo sportiva, ma anche personale. Capisco che l’affetto che ricevo, se fosse solo per quello che c’è in pista, non sarebbe lo stesso. Ringrazio la mia famiglia, che non mi ha mai deluso. È stata presente quando le cose sembravano impossibili, quando stavo andando bene mi hanno tenuto con i piedi per terra. Quello che verrà in futuro sarà più facile da portare. Tutti i cambiamenti portano a un processo di adattamento, e sono tranquillo perché ho ricevuto un’educazione che mi permette di affrontare ciò che viene con tranquillità, ho una grande famiglia intorno che mi aiuta in tutto ciò di cui ho bisogno ogni giorno”, ha rivelato.
“I titoli, i numeri ci sono, la gente lo sa, ma il modo in cui vorrei essere ricordato è come una brava persona di una piccola città di Maiorca che ha avuto la fortuna di avere uno zio che era un allenatore di tennis quando era piccolo e una grande famiglia che mi ha sostenuto in ogni momento. Un bambino che ha seguito i suoi sogni, che ha lavorato il più duramente possibile per essere quello che sono oggi. Ci sono persone che ci provano, ma io sono fortunato perché la vita mi ha dato l’opportunità di vivere cose indimenticabili grazie al tennis. Ho ottenuto molto più di quanto sognassi”
Infine il commiato e le lacrime :
“È arrivato il momento di dire addio. Grazie mille per essere rimasti fino alla fine, significa molto per me essere stato in grado di dire addio in Spagna, a Malaga, in questo caso. Sono più che felice e grato per tutto. Mi sono dimenticato prima dei miei grandi rivali, mi hanno spinto ad avere una carriera molto più lunga e di successo di quella che avrei avuto senza di loro. Vi ringrazio per aver condiviso così tanto insieme. Vi saluto come tennista professionista, spero che la persona rimanga qui per molto tempo. Grazie mille a tutti”
Il ringraziamento, le mani alzate a salutare il pubblico, mentre dagli spalti cantavano il suo nome. Forse neanche Rafa si aspettava tutto questo calore, forse da tempo aveva immaginato il suo addio, ma l’ultimo applauso no, quello dell’uscita di scena è unico e te lo porti dietro tutta la vita come il primo 15 da ragazzino. Grazie Rafa, grazie per l’esempio, la vittoria di un ragazzo pieno di sogni che ha fatto sognare gli amanti del tennis.
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