Radja Nainggolan, ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, è stato arrestato questa mattina a Bruxelles.
La notizia, che ha suscitato grande clamore, è stata riportata dai principali media belgi. Il calciatore, attualmente in forza al KSC Lokeren-Temse, squadra della seconda divisione belga, sarebbe implicato in un’indagine relativa al traffico di droga.
L’indagine sul traffico di stupefacenti
Secondo quanto riportato dalle autorità, l’arresto di Nainggolan rientra in un’operazione più ampia contro la criminalità organizzata.
L’indagine è focalizzata sulla distribuzione di cocaina in Belgio, con particolare attenzione al porto di Anversa, punto di ingresso della droga proveniente dall’America del Sud. Julien Moinil, procuratore incaricato, ha dichiarato:
“Si tratta di un caso di importazione di cocaina dall’America del Sud all’Europa, con la successiva distribuzione sul territorio belga. Gli interrogatori sono ancora in corso”.
Nell’ambito dell’operazione, sono state effettuate 30 perquisizioni tra le città di Anversa e Bruxelles. Tra i fermati figura proprio Nainggolan, anche se le autorità non hanno rilasciato ulteriori dettagli, rispettando la presunzione di innocenza.
La firma col Lokeren-Temse e l’assenza all’allenamento
Soltanto pochi giorni fa, Nainggolan aveva firmato un contratto con il KSC Lokeren-Temse, squadra della serie cadetta belga. Al suo esordio con il nuovo club, aveva impressionato tutti segnando un gol spettacolare, direttamente da calcio d’angolo.
Questa mattina, però, il giocatore non si è presentato all’allenamento, suscitando inizialmente perplessità tra compagni e staff.
La società, in una nota ufficiale, ha dichiarato:
“L’indagine è ancora in corso, e i servizi di polizia non rilasceranno ulteriori commenti. Rispettiamo il principio della presunzione di innocenza. Possiamo solo confermare che il giocatore non era presente alla seduta odierna”.
Una personalità irrequieta
Il primo episodio fortemente discusso risale al 2014. All’epoca, Nainggolan era una delle stelle della Roma in corsa per lo scudetto, ma durante una pausa per le nazionali a Cagliari, il centrocampista ebbe un violento litigio con la moglie Claudia.
Secondo i rapporti, la donna sarebbe stata colpita con schiaffi e calci mentre la loro bambina di due anni si trovava in auto. Claudia fu accompagnata al pronto soccorso dai carabinieri, dove i medici dell’ospedale San Giovanni di Dio le diagnosticarono 20 giorni di prognosi.
Il calciatore commentò l’accaduto su Twitter:
“Fatevi i fatti vostri. I problemi in famiglia esistono, ma mai mani addosso!”
La moglie prese le sue difese, giustificando l’accaduto. Nonostante questo, i due si separarono qualche anno più tardi, anche se il calciatore non firmò mai i documenti ufficiali per la separazione.
Nel 2017 invece, a Bruxelles, fu sorpreso alla guida in stato di ebbrezza, con un tasso alcolico quattro volte superiore al consentito.
Pagata una multa da 1.200 euro, l’episodio si ripete nel 2022, quando ad Anversa, venne arrestato dalla polizia perché in possesso di una patente non valida.
Sempre nel 2022, fu sorpreso a fumare una sigaretta elettronica in panchina, da cui ne seguì la sospensione da parte del club belga.
Il guaio più conosciuto è indubbiamente quello che l’ha coinvolto nel 2018, che ha ispirato anche una nota canzone del gruppo Il Pagante.
In quell’occasione, il calciatore pubblicò sul proprio profilo Instagram una serie di video in cui si mostrava mentre beveva, fumava e giocava a paddle con gli amici, accompagnando il tutto con urla e bestemmie.
L’episodio gli costò l’esclusione dalla Roma per la partita successiva contro l’Atalanta.
Una carriera sotto i riflettori
Nainggolan, noto tanto per il suo talento quanto per la sua personalità fuori dagli schemi, si trova ora al centro di uno scandalo che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla sua carriera e sulla sua immagine pubblica.
Per il momento, si attendono ulteriori sviluppi sul caso e la posizione del giocatore resta da chiarire.