Nainggolan rilasciato, ma non potrà lasciare il Belgio
In seguito al suo arresto, Radja Nainggolan si trova adesso al centro di un’indagine giudiziaria per presunta partecipazione a un’organizzazione criminale.
A renderlo noto sono stati i suoi avvocati, Mounir e Omar Souidi. Tuttavia, dopo essere stato interrogato dal giudice istruttore in due occasioni, l’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter è stato rilasciato con misure restrittive.
Le condizioni della scarcerazione
Il giocatore belga, 36 anni, è stato sottoposto a un regime di libertà vigilata. Tra le principali condizioni imposte dalla magistratura figurano il divieto di lasciare il Belgio e l’obbligo di rimanere a disposizione della Procura per eventuali ulteriori accertamenti.
Nainggolan, solo pochi giorni fa aveva firmato un contratto fino a fine stagione con il KSC Lokeren-Temse, club della seconda divisione belga. Dopo il primo interrogatorio avvenuto in mattinata, il centrocampista è stato nuovamente ascoltato nel pomeriggio, ribadendo la propria estraneità ai fatti contestati prima di fare ritorno a casa.
Le dichiarazioni della difesa
Il suo legale, Omar Souidi, ha chiarito la posizione del giocatore:
“Radja ha fornito aiuto economico a persone in difficoltà, semplicemente per generosità. E’ un uomo gioviale. Ora bisogna stabilire se questi individui abbiano usato quei soldi in modo illecito. Forse è stato ingenuo, ma di certo non ha commesso alcun crimine”.
Il presidente del Lokeren-Temse, Hans Van Duysen, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito HLN.be, mantenendo una posizione prudente sulla vicenda:
“Non abbiamo ancora potuto parlare con Radja dopo la sua libertà condizionale. Siamo felici che sia di nuovo libero, ma non conosciamo ancora la sua situazione. Se può ancora giocare a calcio in queste condizioni oppure no? Lo spero, ma al momento non è chiaro. Radja ha avuto una carriera enorme. E per quanto ne so, la sua parentesi al Lokeren è durata solo una settimana. Ci troviamo di fronte a qualcosa che non ci aspettavamo affatto. Ma cerchiamo di mantenere la calma e di non fare dichiarazioni su una questione che non conosciamo. La Corte sta facendo il suo lavoro e continuerà a farlo. Vedremo se Radja potrà davvero proseguire a lavorare con noi, ma da parte nostra è più che benvenuto nel club”.
L’inchiesta e i sequestri della polizia
L’indagine della polizia punta a smantellare un vasto traffico di droga, in particolare cocaina, che dal Sud America veniva introdotta in Europa attraverso il porto di Anversa.
Il 27 gennaio 2025, le autorità hanno eseguito perquisizioni in oltre 30 località tra Anversa e Bruxelles, sequestrando 370.000 euro in contanti, beni di lusso come orologi e gioielli, armi, 14 veicoli e quasi 3 kg di cocaina.
Nonostante il suo nome sia comparso nel dossier investigativo, Nainggolan ha negato qualsiasi coinvolgimento, collaborando con gli inquirenti. Il suo avvocato ha ribadito:
“Radja è menzionato nel dossier dell’indagine, ma per ora non è stato accusato. Solo perché deve rispondere a qualche domanda, non significa che abbia a che fare con tutto ciò. È un calciatore, non un criminale”.
Nel frattempo, il centrocampista prosegue la sua avventura con il Lokeren-Temse, in attesa di capire se questa vicenda giudiziaria influenzerà il prosieguo della sua carriera.