Neonato morto a Bari, aria fredda dal condizionatore
Bari, il neonato morto per l’ aria fredda dal condizionatore
L’ultima ipotesi investigativa sulla tragica morte del neonato trovato senza vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari, si concentra sulla mancata ricarica del condizionatore.
Il drammatico evento risale al 2 gennaio, quando il piccolo è stato rinvenuto privo di vita. Quel giorno, il parroco don Antonio Ruccia, ora indagato per omicidio colposo insieme al tecnico Vincenzo Ranocchio, non ricevette alcun messaggio di allarme sul suo telefonino.
Il bambino morto per il freddo
La procura di Bari ipotizza che il neonato avrebbe potuto essere salvato se il condizionatore della stanza in cui si trovava la culla termica avesse funzionato correttamente, emettendo aria calda invece che fredda.
Secondo l’autopsia, la causa del decesso sarebbe da attribuire a ipotermia. Il bambino, ritrovato con una tutina e un piumino smanicato, non è riuscito a sopravvivere alle rigide temperature. Il sospetto principale è legato alla mancata ricarica del condizionatore, il quale non avrebbe attivato il passaggio automatico dall’aria fredda a quella calda, come previsto dal modello installato.
La perizia sul condizionatore e l’aria fredda
Il 13 gennaio è stata condotta una perizia approfondita sulla culla e sulla stanza che la ospita, situata all’esterno della chiesa. L’analisi ha rivelato il mancato funzionamento del tappetino sensibile al peso del neonato, dispositivo simile a quelli antiabbandono utilizzati nelle automobili, che avrebbe dovuto far scattare l’allarme.
Inoltre, è stato confermato un problema al condizionatore. Don Antonio Ruccia ha spiegato che l’apparecchio è dotato di un meccanismo automatico che regola la temperatura in base a quella esterna.
Tuttavia, il giorno del tragico ritrovamento, l’aria emessa risultava fredda, come dichiarato da colui che ha aperto la culla. Questo malfunzionamento potrebbe essere stato determinante nella morte del neonato.
Conclusioni e prospettive
Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali responsabilità e capire se la tragedia si sarebbe potuta evitare con una manutenzione adeguata del condizionatore.
Don Antonio Ruccia e Vincenzo Ranocchio sono ora al centro di un’inchiesta per omicidio colposo, che mira a fare piena luce su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità di Bari.