La corona inglese ha chiuso solo pochi giorni fa un 2024 davvero complicato, soprattutto per quanto riguarda la salute del Re e della Principessa del Galles, Kate Middleton. Se speravano di accogliere un 2025 migliore dovranno però ricredersi ed anche in fretta.
In queste ore è esploso un nuovo caso in quel di Londra e con protagonista uno dei membri più turbolenti della famiglia reale inglese. Non stiamo parlando del solito Principe Harry ma di suo zio ossia il Principe Andrea, finito al centro di un nuovo scandalo ma vediamo quali sono le accuse.
Il Principe Andrea al centro degli scandali
Il Principe Andrea non è nuovo a scandali e guai giudiziari. Lo conferma la sua storia personale, fatta di momenti difficili e delicati. Nel 2019, il figlio della Regina Elisabetta è finito al centro dello scandalo a causa del suo rapporto con Jeffrey Epstein, condannato per abusi, traffico di minori e morto suicida in carcere. Accusa e tentativo di difesa fallito ma costato ad Andrea la rinuncia ai suoi titoli ed incarichi ufficiali.
Non è però finita qui perché solo alcuni mesi fa Andrea è di nuovo finito nell’occhio del ciclone a causa del suo presunto legame con una spia cinese. Questi sarebbe anche entrato a Palazzo grazie alla sua amicizia con Andrea, mettendo quindi a rischio la sicurezza nazionale. Una situazione che ha reso ancora più teso il clima a corte e minato la presenza del Principe durante le feste di Natale. Nonostante i precedenti, Andrea si sarebbe di nuovo cacciato nei guai.
Una nuova grave accusa
Il portale online del settimanale Chi ha riportato alcune accuse arrivate ai danni del Principe Andrea e lanciate da Graham Smith, leader del gruppo antimonarchico Republic. Questi avrebbe accusato il terzogenito della Regina Elisabetta di aver utilizzo un nome falso per registrare la Naples Gold Limited al magnate Johan Eliasch. Lo pseudonimo che avrebbe fatto scattare l’allarme è quello di Andrew Inverness, che sembra fare riferimento al titolo di Conte di Inverness, conferitogli dalla Regina Elisabetta II nel 1986.
Secondo gli accusatori non si tratterebbe di un caso isolato in quanto agli atti risulterebbero altre tre società registrate con questo stesso nome. Questa non è una pratica che il Principe utilizza su larga scala ma resta un reato ed un problema grave da gestire per la corona inglese. Intanto da Scotland Yard non trapelano indiscrezioni o comunicazioni ufficiali ma tutti sono in attesa di scoprire come adesso evolveranno le cose.