Parigi 2024, Elisa Mondelli alle Olimpiadi in memoria del fratello Filippo “Glielo avevo promesso”
Per Elisa Mondelli non è importante il risultato quanto avere onorato la memoria del fratello Filippo. Una storia di dolore e una promessa perseguita con tenacia fino al suo compimento. Tutto comincia nel 2018, Filippo Mondelli è una promessa del canottaggio, ha riportato insieme a Gentili, Rambaldi e Panizza un oro ai Mondiali che mancava da oltre 20 anni per l’Italia e che ha spalancato le porte alle Olimpiadi di Tokyo del 2020, poi rimandate a causa del Covid. E’ nell’inverno del 2020, mentre la Pandemia leva tempo allo sport e chiude in casa le persone che Filippo scopre di avere un osteosarcoma alla gamba sinistra, da lì un lungo calvario affrontato serenamente e una operazione a Bologna che purtroppo riesce solo a limitare i danni ma non ad evitargli la morte pochi mesi dopo.
La sorella Elisa intervistata dal Tg3 ha raccontato la triste storia del fratello e rivelato una promessa fattagli prima di morire e che per il solo fatto di essere arrivata con la Nazionale a Parigi rappresenta per lei una vittoria:
“Questa promessa gliela ho fatta nel momento in cui lui ha scoperto la malattia, nel gennaio del 2020. Mi aveva mandato un messaggio dicendomi di stare tranquilla e di andare a guadagnare quello che ha dovuto lasciare per sconfiggere la malattia. Essere qua è una vittoria immensa, non solo per me ma per tutta la famiglia e per il canottaggio. Tutti volevano bene a mio fratello”
Poi ha aggiunto :
“Mio fratello sognava le Olimpiadi, si era qualificato nel 2019. Nell’aprile del 2021, a poche settimane da quelle di Tokyo rinviate nel 2020 a causa della pandemia, è venuto a mancare, ho tenuto a mente la promessa che sarei andata ai Giochi Olimpici“
Elisa Mondelli ce l’ha fatta ad arrivare a Parigi, protagonista dello storico debutto femminile dell’8+, per lei non è importante la medaglia ma essere lì. Questa è una di quelle storie, che il sacro fuoco di Olimpia cela dentro di sè e a cui non si dà molto spazio in un’epoca legata più ai risultati che alle storie di sport. A Parigi 2024 il fratello di Elisa potrà essere ancora più orgoglioso di lei, perchè attraverso lei anche lui avrà in parte ciò che il destino gli ha tolto.