Da domenica 3 novembre a domenica 10 novembre, RAI e Fondazione AIRC daranno vita a una straordinaria campagna d’informazione che coinvolgerà contemporaneamente tv, radio, testate giornalistiche, web e social. Si parlerà della ricerca attraverso le testimonianze di ricercatori, medici e volontari, ma soprattutto donne e uomini che hanno affrontato la malattia.
Uno straordinario esempio di servizio pubblico, che negli anni ha portato nelle case degli italiani, la corretta informazione sul tema “cancro”, permettendo di raccogliere donazioni per oltre 148 milioni di euro, fondi che in questi anni di partnership hanno garantito continuità a centinaia di progetti innovativi per la cura del cancro.
“A chi chiede a cosa serve il servizio pubblico” ha detto il neo amministratore delegato Rai, Giampaolo Rossi, rispondo che “serve per incontri di questo genere. Ventinove anni insieme, un servizio fondante per la ricerca e per la Rai. La Rai mette a disposizione la conoscenza condivisa”.
In collegamento Carlo Conti, ambasciatore AIRC da oltre 15 anni, ha ricordato come il premio nella finale di Tale e Quale Show andrà all’AIRC e quanto sia fondamentale la donazione per la ricerca:
“La ricerca la miglior cura, sono almeno 1000 le persone al giorno colpite in Italia. Mio padre è morto di tumore quando avevo 18 mesi è morto di un brutto male, diceva mia madre. C’era pudore. Ora lo diciamo con forza. Non abbiamo più paura perché è sempre più curabile. Dobbiamo donare. Un male democratico che colpisce tutti. Dobbiamo e possiamo donare. Sappiamo che i fondi vanno alla ricerca. Ricercatori che lavorano nel silenzio”
Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede Rai di Viale Mazzini, sono stati anche mandati i videomessaggi di Antonella Clerici, Alberto Matano, Ema Stokholma e Alberto Rimedio che hanno invitato a donare e hanno ricordato l’importanza della ricerca nella lotta contro i tumori.
Nell’ambito dell’iniziativa, sabato 9 novembre, i volontari AIRC, al fianco degli uffici regionali della Fondazione, distribuiranno i cioccolatini della Ricerca in 2000 piazze a fronte di una donazione di 15 euro. Insieme ai cioccolatini sarà consegnata una Guida che conterrà un approfondimento sui tumori che colpiscono gli uomini e un fumetto della salute firmato da Sio.
I ricercatori dal 4 all’8 novembre saranno presenti in oltre 90 scuole di I e II grado, per raccontare la loro esperienza professionale e personale di vita, per avvicinare i giovani alla scienza, facendo loro scoprire le nuove frontiere della ricerca sul cancro. Dalle scuole alle università, lunedì 11 novembre a Napoli si terrà il primo evento capace di mettere in rete professori e studenti delle nove università coinvolte per uno speciale incontro dedicato a salute e sostenibilità ambientale.
Le squadre della Serie A Enilive scenderanno in campo nel weekend dall’8 al 10 novembre al fianco di AIRC per invitare i propri tifosi a segnare Un Gol per la Ricerca sostenendo la scienza. L’iniziativa è realizzata con FIGC, Lega Serie A, Enilive e AIA, promossa in collaborazione con i giornali sportivi. Anche gli Azzurri della Nazionale daranno il loro contributo venerdì 17 novembre in occasione dell’incontro Italia – Francia.
Al termine della conferenza stampa il direttore della direzione distribuzione Rai Stefano Coletta ha raccontato Il Tempio News quanto la Rai possa essere voce autorevole nella prevenzione e nella ricerca sul cancro proprio per la sua funzione di servizio pubblico :
“Nei valori del servizio pubblico l’autorevolezza e la credibilità sono al primo posto, questa campagna che torna ogni anno per la ventinovesima volta dal 3 al 10 novembre, ha un grandissimo compito, che deve tradursi in una informazione credibile e autorevole per raggiungere le esistenze italiane sulla considerazione che la ricerca può davvero cambiare il destino di una vita, può davvero fare molto sull’espugnare diagnosi inesorabili e maligne. Credo che la Rai consegni credibilità e autorevolezza da mettere in campo”
Il direttore Coletta ha poi sottolineato quanto l’esperienziale e le testimonianze di chi ha vissuto il male siano le verità più assolute:
“L’esperienziale reputo sia la verità più assoluta per sposare una tesi e per raggiungere risultati, Michela Murgia nel suo ultimo libro, non quello postumo, ma nelle “Tre ciotole”, racconta e annuncia la sua terminalità, il suo cancro al quarto stadio, mi ha colpito questa frase che dice ‘il cancro fa parte della mia complessità, forse ne è un elemento, forse ne è una conseguenza, non vorrei mai chiamarlo un alieno nella mia complessità ma fa parte della mia complessità’ quindi credo che come Michela Murgia l’esperienziale possa davvero fare la differenza”