Roberto Benigni, Il Sogno è un tributo all’Europa

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Roberto Benigni è tornato sul piccolo schermo con Il Sogno, uno spettacolo-evento trasmesso in prima serata su Rai 1. Lo show è stato un grande successo, segnando il ritorno di Benigni in televisione dopo dieci anni, dal suo memorabile I Dieci Comandamenti del 2014.
Benigni ha dedicato l’intero spettacolo al concetto di Europa, presentandola come il più grande “sogno democratico” mai realizzato.
Con la sua inconfondibile enfasi poetica e il suo talento oratorio, ha raccontato la nascita dell’Unione Europea, sottolineando come essa sia figlia degli “eroi di Ventotene”, i pensatori antifascisti che durante la Seconda Guerra Mondiale immaginavano un continente unito e pacifico.
Ha quindi esaltato l’Europa come culla della democrazia, della cultura, della scienza e della libertà, invitando il pubblico a sentirsi orgoglioso di farne parte.
Con una narrazione emozionante, ha ricordato il percorso storico che ha portato alla nascita dell’UE, ponendo l’accento su come il progetto europeo sia un modello unico di pace e collaborazione tra nazioni un tempo in guerra.
Si è definito un “europeista estremista” e sottolineando l’importanza dell’unità europea come “unica utopia ragionevole”
Come da tradizione, Benigni ha saputo mescolare momenti di grande profondità con il suo inimitabile umorismo.
Una delle battute più discusse della serata è stata quella sulla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il magnate Elon Musk. Già durante il Festival di Sanremo aveva ironizzato sul loro rapporto, e ne Il Sogno ha ripreso il tema con una nuova frecciata satirica, suscitando risate e applausi.
Riferendosi a una sua precedente affermazione fatta al Festival di Sanremo, Benigni ha scherzato: “Mi ha chiamato Meloni per smentire: non è vero, tra me e Musk non c’è niente, lo giuro sulla mia Tesla”.
Inoltre, ha ringraziato il conduttore Stefano De Martino e ha scherzato su Carlo Conti, suggerendo che fosse già impegnato a organizzare il prossimo Sanremo.
Il cuore dello spettacolo è stato il lungo monologo in cui Benigni ha riflettuto sul concetto stesso di sogno. Ha citato grandi filosofi e poeti, intrecciando riferimenti a Dante, Leopardi e ai valori fondanti della cultura europea. Il suo racconto ha toccato temi profondi come la libertà, la fratellanza e il desiderio di costruire un mondo migliore.
Benigni ha anche rivolto un pensiero ai giovani, invitandoli a non perdere la speranza e a credere nei grandi ideali. Con il suo stile appassionato, ha ribadito che l’Europa è un progetto ancora in divenire, ma che vale la pena difendere con entusiasmo.
Il Sogno non è stato solo un omaggio all’Europa, ma un invito a credere nella possibilità di un mondo più giusto e unito. Benigni ha dimostrato ancora una volta di essere un maestro della narrazione, capace di emozionare e far riflettere con la sua straordinaria capacità comunicativa.