Saman Abbas, in Appello 4 ergastoli fu uccisa da tutta la famiglia

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Per i giudici della Corte d’Appello di Bologna, Saman Abbas fu uccisa da tutta la famiglia. Nel secondo grado di giudizio confermati gli ergastoli per i due genitori, ai quali si aggiungono quelli per i due cugini della vittima, che erano stati assolti in primo grado. Per lo zio la corte ha rideterminato la pena da 14 a 22 anni, sono state anche riconosciute le aggravanti per futili motivi. Unico a restare libero il super testimone fratello della vittima, tuttora sotto copertura presso luogo protetto.
Le richieste dell’accusa
L’accusa nella persona del pubblico ministero Silvia Marzocchi aveva sottolineato quanto la ragazza fosse stata “condannata a morte da tutta la famiglia”, aveva pertanto richiesto l’ergastolo per tutta la famiglia, madre, padre, zio e due cugini. Lo scorso 7 aprile la pm concludendo la sua requisitoria, aveva chiesto una sentenza che “restituisse a Saman il ruolo divittima di un’azione inumana e barbara , compiuta in esecuzione di una condanna a morte da parte di tutta la famiglia”
L’accusa aveva sostenuto e portato avanti le accuse di omicidio e soppressione di cadavere, con le aggravanti della premeditazione e dei futili e abietti motivi. La dott.ssa Mazzocchi aveva quindi concluso la sua analisi con la richiesta degli ergastoli per tutta la famiglia con un anno di isolamento diurno.
I parenti della vittima e il ruolo nell’omicidio
Secondo la pm Marzocchi, il fratello di Saman supertestimone, ha detto la verità. Per la rappresentante dell’accusa il giovane non si è mai contraddetto e non avrebbe avuto nessun vantaggio nel deporre contro i genitori. Su di lui la storia dell’assassinio della sorella ha avuto un impatto devastante, i genitori lo hanno abbandonato in Italia e sono scappati, tra l’altro in questi mesi sono tanti coloro che gli hanno chiesto di cambiare le sue dichiarazioni. Amava molto la sorella e ha mandato in galera tutta la famiglia affinché Saman avesse giustizia.
Saman stava per andarsene di casa, si era innamorata di un giovane di Novellara, paese in provincia di Reggio Emilia dove viveva, mentre la famiglia aveva combinato per lei un matrimonio. Prima di lasciare la casa paterna per sempre, con l’aiuto dello zio e dei cugini fu uccisa e il suo corpo occultato. Al fratello fu detto che non sarebbe più tornata e che bisognava pregare per la sua anima, i genitori fecero le valigie e scapparono in Pakistan, Il corpo della ragazza scomparsa la notte tra il 30 aprile e primo maggio 2021, fu ritrovato un anno e mezzo dopo, nel novembre 2022.
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