Carlo Conti ha comunicato i nomi dei co-conduttori che lo affiancheranno a Sanremo 2025 e con le sue scelte ha dato ancora una volta l’impressione di svolgere il compitino. Una infornata di volti Rai per rendere ancora una volta omaggio all’Azienda di cui è fedele impiegato, nessun guizzo istrionico, nessuna novità, anzi molte attese disattese e parecchi punti interrogativi.
L’impressione è che Conti non abbia voglia di stare sulla plancia di comando del festival, sembra che faccia le cose senza entusiasmo e soprattutto che cerchi di accontentare tutti, ma lo faccia in maniera subdola, presentandosi al Tg1 in collegamento da casa sua e sciorinando una serie di nomi, addirittura 10, di cui 6 della scuderia di Viale Mazzini.
“Il martedì sera non ci sarà nessuno perché i cantanti sono 30 e il tempo a disposizione non sarà molto”, ha tenuto a precisare il direttore artistico, con il pallino di voler finire entro l’1 di notte, quasi fosse la durata dello show a dare peso specifico al tutto. Una spada di Damocle quella della durata che Conti si è posta sulla testa da solo e che ha tutta l’aria di un “prima finiamo, prima ce ne andiamo”.
Il risultato è che mancano 27 giorni all’inizio di Sanremo 2025 e già di questo festival ne abbiamo le scatole piene, il dopo Amadeus avrebbe dovuto essere gestito meglio, soprattutto in questa fase calda di annunci. Avevamo pensato che Conti avesse cambiato poco per sottolineare la continuità con il passato, invece ciò che balza più nitidamente agli occhi è la svogliatezza del conduttore.
A Conti “nun je va” e non vede l’ora che la patata bollente del festival venga consumata in fretta e senza bruciarsi più di tanto. Sta facendo un favore all’azienda e in quanto tale ha fatto in modo di restare sul palco e controllare il tutto in prima persona. Ha diviso la torta in 11, ma sa benissimo che sarà lui a mangiarne gran parte, lasciando agli altri il piacere di calcare per qualche minuto il palco più ambito d’Italia, una fugace apparizione simile a una ospitata e poi via.
Il conduttore si è rifatto al “divide et impera”, il famoso motto latino che sta ad indicare che più si divide il potere e più chi lo divide riesce a comandare contando sulle rivalità altrui e sulla poca attitudine ad accontentarsi di un piccolo spazio.
Conti i co-conduttori non li avrebbe voluti, si evince dalle scelte, solo la Marcuzzi e Cattelan sono del mestiere e li incontrerà soltanto nella serata finale, la Cucciari è più attrice che conduttrice, ma è stata messa nella serata cover che è a sé, gli altri avranno bisogno di essere teleguidati.
Le premesse sono quelle di una messa cantata stile festival anni ’80, con un vai e vieni di cantanti che eseguono il proprio pezzo e poi vanno via, nessun comico e nessuno spazio deputato al contorno, non sono stati ufficializzati ospiti internazionali e probabilmente non ce ne saranno, non ci sarà la nave ancorata al largo di Sanremo, terzo stage dei festival targati Amadeus e al momento nonostante l’accordo con Suzuki sia stato siglato, non c’è alcun rumor circa il parco esterno in Piazza Colombo.
Insomma un festival tutto dentro l’Ariston con la musica (speriamo buona) al centro della scena, con un conduttore aziendalista, ingessato e istituzionale a fare gli onori di casa e delle fugaci apparizioni dei co-conduttori. Sanremo 2025 al momento è tutto qui, probabilmente il titolo della canzone vincitrice nel 2024 è stato profetico.
I Co-conduttori serata per serata
Non ci dilungheremo oltre nella nostra analisi. Dei nomi della vigilia possiamo dire che a nostro avviso Serena Rossi, Pilar Fogliati e Luisa Ranieri avrebbero meritato la vetrina del festival, una sorta di consacrazione per le tre artiste, ma se il tutto si deve risolvere in una ospitata come quella che toccherà ai prescelti, meglio non essere state scelte. Auguriamo alle tre una conduzione tutta al femminile gli anni a venire.
Martedì 11 febbraio, Conti ha annunciato che sarà solo sul palco e che forse sarà affiancato da due amici “storici”. Alla fine Panariello e Pieraccioni a quanto pare ci saranno con il loro bagaglio di battute anni ’90. Una delle tante critiche mosse ad Amadeus è stata quella di sponsorizzare la moglie, nel caso fosse presente Panariello, Conti si sarà portato tutta la giuria di Tale e Quale Show.
Mercoledì 12 febbraio, Bianca Balti rappresenta la vera piacevole e inattesa sorpresa. Un personaggio positivo, una modella che a parte la malattia grave contro cui sta combattendo è sempre stata un esempio di forza e carattere. La testimonianza a Belve sugli abusi subiti resta una delle interviste più vere e drammatiche della trasmissione. Insieme a lei i prezzemolini Frassica e Malgioglio
Giovedì 13 febbraio, sul palco ci saranno Miriam Leone, ex Miss Italia, attrice affermata e con una breve parentesi alla conduzione del programma domenicale di Guardì, poi Elettra Lamborghini e Katia Follesa, con loro Conti ha voluto puntare sulla provocazione, ma con i pochi minuti che avranno a disposizione il rischio di passare come presenze anonime è alto
Venerdì 14 febbraio, per la serata cover che quest’anno sarà una serata avulsa dalla gara, ci saranno Mahmood e Geppi Cucciari, sulla carta forse la coppia che potrà regalare più leggerezza.
Sabato 15 febbraio, per la finalissima il direttore artistico è andato sul sicuro con Cattelan e la Marcuzzi, quest’ultima è probabile sarà impiegata da Conti anche in altri ambiti della settimana festivaliera.
Ci fermiamo qui, per il momento questo festival non riesce a coinvolgerci, d’altronde se non coinvolge Conti perché dovrebbe coinvolgere noi?