Sanremo 2025, non solo musica: glamour e stile sul palco
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Il Festival di Sanremo non è solo la kermesse musicale più attesa dell’anno in Italia: da sempre, il palco dell’Ariston è un luogo in cui la musica incontra la moda, dando vita a momenti iconici che restano impressi nella memoria collettiva.
La moda a Sanremo non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio strumento di comunicazione.
Ogni abito indossato dai cantanti, dai conduttori e dagli ospiti diventa un messaggio, un’espressione di personalità e un mezzo per raccontare una storia. Il look di un artista può esprimere forza, delicatezza, ribellione o eleganza, influenzando la percezione del pubblico e dei media.
Sanremo è anche un trampolino di lancio per stilisti emergenti e un palcoscenico per le grandi firme della moda italiana e internazionale.
Case di moda come Valentino, Armani, Dolce & Gabbana e Gucci hanno vestito numerosi protagonisti del Festival, trasformando ogni serata in una sfilata. Gli outfit sanremesi diventano spesso virali sui social, generando discussioni e tendenze che influenzano il fashion system per mesi.
Nel corso degli anni, il Festival ha visto sfilare alcuni degli abiti più memorabili della storia della televisione italiana.
Basti pensare agli abiti di scena di Anna Oxa, sempre innovativi e fuori dagli schemi, o agli outfit sofisticati di Michelle Hunziker e Chiara Ferragni. Ogni edizione ha avuto il suo momento di moda cult, da quelli più eleganti a quelli più audaci e trasgressivi.
Ovviamente non mancano mai le controversie legate agli outfit scelti dai protagonisti.
Alcuni look vengono osannati, altri criticati, ma tutti contribuiscono a creare il dibattito che rende Sanremo un evento non solo musicale, ma anche mediatico.
La moda a Sanremo è un elemento fondamentale del suo storytelling e, nel bene o nel male, fa parlare di sé.
Scopriamo, allora, gli stilisti che hanno cavalcato la paserella del palco dell’Ariston quest’anno.
GAIA
Gaia ha collaborato con la stylist Alba Melendo per curare i suoi look sul palco dell’Ariston. La loro collaborazione, iniziata circa tre mesi prima del festival, si è basata su un’intesa immediata e uno scambio creativo aperto.
Nel corso delle serate, Gaia ha indossato abiti di diversi stilisti: ha aperto il festival con un abito effetto nude firmato Dilara Findikoglu, caratterizzato da un design audace e contemporaneo per poi passare a The Attico con un abito in tulle ricamato con fiori in pizzo argentato, ispirato alle pop star degli anni 2000.
Durante il duetto con Toquinho, Gaia ha brillato in un outfit scintillante di paillettes nere firmato Giorgio Armani Privé, esprimendo eleganza e raffinatezza.
In generale il tema scelto per l’artista rappresenta un mood “gothic romantic ma avant-garde”, rappresentato da abiti audaci e sofisticati.
Sarah Toscano
Sarah Toscano ha collaborato con lo stylist Simone “Sifu” Furlan per curare i suoi look. Furlan, noto per aver lavorato con artisti come Madame, Lazza e Mara Sattei nel 2023, ha dichiarato di essersi ispirato alla vita e alla personalità di Sarah per creare gli outfit, sottolineando il piacere di lavorare con lei per la sua passione per la moda e la voglia di osare.
Nella prima serata, Sarah ha indossato un mini abito ispirato al tennis, caratterizzato da nastri ai polsi e una lunga treccia, creando un look iconico che ha attirato l’attenzione del pubblico; tutti gli abiti indossati erano firmati Pucci.
Bresh
Durante il Festival Bresh ha collaborato con lo stylist Michele Potenza. Potenza ha descritto lo stile di Bresh come un mix tra l’eleganza francese e un’estetica moderna, riflettendo un’immagine chic e disinvolta.
Nella prima serata, Bresh ha indossato un completo nero firmato AMI Paris, composto da una canotta ricamata su misura, un bomber in pelle, pantaloni in lana aderenti e stivali in pelle. Questo outfit, disegnato dal direttore creativo Alexandre Mattiussi, ha incarnato un look “quiet rock”.
Per completare il suo stile, Bresh ha scelto gioielli di APM Monaco, tra cui una collana a catena, un anello e un bracciale della collezione Yacht Club, ispirata al mondo nautico. Questi accessori richiamano il tema marino della sua canzone in gara, “La tana del granchio”.
La collaborazione tra Bresh e Michele Potenza ha mirato a creare un’immagine che unisse eleganza e modernità, con dettagli che riflettono l’identità artistica del cantante e il tema della sua performance.
Achille Lauro
Achille Lauro ha collaborato con lo stylist Nicolò “Nick” Cerioni per curare i suoi look. Per l’occasione, ha indossato abiti su misura della collezione Alta Sartoria di Dolce & Gabbana, segnando la prima collaborazione personalizzata tra la maison e un artista maschile.
Nella prima serata, Achille Lauro ha sfoggiato un completo nero di alta sartoria, caratterizzato da linee pulite e dettagli raffinati, esprimendo un’eleganza classica con un tocco contemporaneo.
Durante la seconda serata, l’artista ha optato per un look che celebrava un’eleganza d’altri tempi, indossando un cappotto lungo e accessori che richiamavano lo stile retrò, mantenendo comunque la sua inconfondibile impronta stilistica.
Nella serata dei duetti, Achille Lauro ha sorpreso il pubblico con una vestaglia animalier, dimostrando ancora una volta la sua capacità di reinventarsi e di giocare con la moda in modo audace e originale.
Per completare i suoi outfit, l’artista ha scelto gioielli firmati Damiani, aggiungendo un ulteriore tocco di lusso e raffinatezza alle sue esibizioni.
La collaborazione tra Achille Lauro, Nick Cerioni e Dolce & Gabbana ha dato vita a una serie di look memorabili, che hanno saputo coniugare tradizione sartoriale e innovazione stilistica, riflettendo la personalità eclettica e provocatoria dell’artista.
Irama
Irama ha scelto di collaborare con la maison Balmain per i suoi outfit, segnando la prima partecipazione del marchio francese al festival.
Inizialmente, si vociferava di una collaborazione con lo stylist Fabio Maria Damato, ex braccio destro di Chiara Ferragni; tuttavia, l’ufficio stampa di Irama ha smentito questa notizia, dichiarando che non ci sarebbe stato uno stylist particolare per l’artista durante l’evento.
Nella terza serata, Irama ha attirato l’attenzione con una maglia effetto seconda pelle, ricoperta di glitter e con trame che ricordano la pelle di un serpente, animale che l’artista ama molto e ha anche tatuato.
Tony Effe
Il rapper Tony Effe ha scelto di indossare abiti firmati Gucci e Balenciaga, optando per completi urban ma eleganti.
Nella serata dei duetti ha indossato un completo confezionato appositamente a mano, a Napoli dall’atelier di Gerardo Gallo, mentre per la finale ha optato per un completo total black di Willy Chavarria.
La scelta della prima sera di coprire i suoi tatuaggi ha suscitato curiosità tra il pubblico e perplessità tra i fan del rapper che già nel brano proposto non riconoscevano il loro beniamino.
Un dettaglio significativo dei suoi outfit è stata una collana d’oro di Tiffany & Co., valutata oltre 70.000 euro. Tuttavia, durante la terza serata del festival, gli è stato chiesto di rimuoverla prima di salire sul palco, provocando la sua irritazione. In un’intervista a Rai Radio2, ha espresso il suo disappunto per la decisione degli organizzatori.
Shablo
Il produttore musicale Shablo ha collaborato con la celebrity stylist Rebecca Baglini per il palco dell’Ariston. Baglini, nota per il suo lavoro con artisti come Guè e Marracash, ha creato per Shablo e i suoi collaboratori outfit che fondono elementi vintage con influenze contemporanee, rappresentando l’evoluzione della moda italiana in un contesto sempre più globale.
Nella prima serata, Shablo, insieme a Guè, Tormento e Joshua, ha indossato abiti del brand GCDS, noto per il suo stile streetwear internazionale.
L’esibizione è stata arricchita dalla presenza di un coro gospel, vestito con tuniche in denim appositamente realizzate per il Festival e abbinate a stivali Timberland neri, creando un mix di eleganza e modernità.
Per il red carpet inaugurale, il gruppo ha scelto outfit ispirati agli archivi degli anni ’80 e ’90 di C.P. Company, reinterpretando capi iconici con un tocco contemporaneo. Questa scelta ha evidenziato un legame tra passato e presente, celebrando la storia della moda urbana italiana.
La collaborazione tra Shablo e Rebecca Baglini a Sanremo 2025 ha dimostrato come la moda possa essere un potente mezzo espressivo, capace di raccontare storie e connettere diverse generazioni attraverso scelte stilistiche audaci e significative.
Elodie
Elodie ha collaborato con la stylist Giulia Cova per creare una serie di look che hanno catturato l’attenzione del pubblico e della critica. Ogni outfit è stato attentamente selezionato per riflettere il mood del brano presentato dall’artista, Dimenticarsi alle 7.
Nella prima serata Elodie ha indossato un abito lungo color argento firmato Prada, caratterizzato da spalline sottili, bustier rigido e una gonna sinuosa con spacco posteriore. Questo look, ispirato a un modello d’archivio della collezione primavera-estate 2009 della maison, ha messo in risalto la sua eleganza e presenza scenica.
L’artista ha optato per un abito con frange e un boa di Gucci nella seconda serata, trasformando il palco dell’Ariston in un club retrò. Questo outfit ha evidenziato la sua versatilità stilistica e la capacità di reinterpretare atmosfere vintage in chiave moderna.
Per l’ultima esibizione, Elodie ha scelto un look firmato Marni.
In tutte le serate, Elodie ha completato i suoi outfit con gioielli di Tiffany & Co., aggiungendo un tocco di raffinatezza e lusso ai suoi look.
Willie Peyote
Il cantautore Willie Peyote ha scelto di indossare abiti realizzati da Corneliani.
Noemi
Noemi ha collaborato con la stylist Ramona Tabita per curare i suoi look.
Per l’esordio al Festival Noemi ha indossato un abito in bianco e nero firmato Giambattista Valli Haute Couture, completato da gioielli Bulgari e scarpe Aquazzura, esibendo un’eleganza retrò ispirata alle dive della vecchia Hollywood.
Nella terza serata, per l’esibizione del brano Se t’innamori muori, Noemi ha scelto un abito custom in duchesse di seta firmato Rochas, disegnato da Alessandro Vigilante. L’outfit, caratterizzato da una silhouette a clessidra e dettagli come volant e una sirena accentuata, è stato completato da scarpe Le Silla e gioielli Bulgari. L’acconciatura, con onde “finger waves” e un effetto semi-wet, ha richiamato l’estetica delle icone degli anni ’20 e ’30.
Giorgia
Giorgia ha collaborato con la sua stylist di lunga data, Valentina Davoli. Valentina, cugina di Giorgia, è responsabile dello stile e dell’immagine dell’artista da molti anni, gestendo la sua presenza in occasioni importanti come il Festival di Sanremo.
Tutti i look di Giorgia erano firmati Dior.
Lucio Corsi
Il cantautore Lucio Corsi ha scelto di presentarsi sul palco senza l’assistenza di uno stylist professionista. Ha dichiarato di voler indossare i propri abiti quotidiani, rifiutando l’idea di una “patina” stilistica imposta dall’esterno.
In un’intervista, Lucio ha spiegato che il suo stile si ispira al glam rock, con riferimenti a icone come Lou Reed e David Bowie. Ha sottolineato l’importanza di essere sé stessi, evitando di conformarsi a tendenze imposte.
Brunori Sas
Brunori Sas ha scelto di essere vestito dallo stilista Nick Cerioni, noto per il suo approccio sartoriale raffinato. In particolare, per la serata finale del festival, Brunori Sas ha indossato un abito firmato Boglioli, un marchio rinomato per la sua eleganza senza tempo.
Nick Cerioni, celebre per aver curato l’immagine di artisti come Achille Lauro e Jovanotti, ha sottolineato l’eleganza naturale di Dario Brunori, definendolo un “sex symbol”.
Francesca Michielin
Francesca Michielin ha collaborato con la stylist Susanna Ausoni per curare i suoi look sul palco dell’Ariston.lin
La Michielin ha scelto abiti e completi firmati Miu Miu, con un mood sempre sobrio ed elegante.
La sobrietà è una delle caratteristiche di Francesca da cui ci saremmo aspettati un look più grintoso e scelte stilistiche che mettessero in luce la sua bellezza, troppe volte mortificata da make up discutibili e abiti che non le donano.
Olly
Il vincitore del Festival, Olly, ha collaborato con il suo stylist di fiducia, Lorenzo Oddo.
Olly ha scelto outfit casual e moderni di Emporio Armani.
Clara
Clara ha collaborato con il suo stylist di fiducia, Francesco Vavallo.
Dress code e beauty look hanno seguito la linea di voler ricordare alcune icone della moda
Roberto Cavalli, Anqā, Giuseppe di Morabito gli stilisti scelti dalla statuaria artista.
Nella serata finale Clara ha indossato un corsetto di Balmain Haute Couture, impreziosito da oltre 5000 dettagli in vetro.
Massimo Ranieri
Massimo Ranieri ha scelto di indossare abiti firmati Carlo Pignatelli, noto stilista italiano specializzato in abiti da cerimonia e da scena.
In passato, Ranieri ha collaborato con Gianni Versace per i suoi look di scena, ma per questa edizione del festival ha optato per l’eleganza classica e raffinata proposta da Pignatelli.
Marcella Bella
Marcella Bella ha scelto di indossare abiti firmati Amen, una maison bolognese con cui collabora da oltre dieci anni.
Per la serata finale, Marcella ha indossato un abito che richiama il concetto di “luce e preziosità”, ispirato al diamante, in linea con il titolo del suo brano Pelle diamante.
Coma_Cose
Il duo Coma_Cose ha scelto di indossare abiti firmati Valentino. Per la prima serata, hanno sfoggiato look romantici e retrò tratti dalla collezione Pavillon des Folies di Valentino, curata dal direttore creativo Alessandro Michele.
Pablo Patané e Silvia Ortombina di Tiny Idols sono i loro stylist.
Per la serata finale hanno indossato abiti della stessa collezione, mantenendo un’atmosfera dark chic che ha avvolto la performance del duo.
The Kolors
I The Kolors hanno scelto di indossare abiti firmati Giuseppe Magistro.
Per la serata finale, hanno optato per quattro look sartoriali total black, ispirati a un outfit disegnato da Yves Saint Laurent nel 1979 e alle sonorità di Studio 54.
Francesco Gabbani
Francesco Gabbani è stato vestito dalla sua stylist di fiducia, Ambra Pietrantoni. In un’intervista, Gabbani ha dichiarato: “Il nostro percorso stilistico racconta l’equilibrio tra la raffinatezza e l’ironia”.
Gabbani ha indossato abiti firmati da Corneliani, un marchio noto per la sua eleganza classica.
Rkomi
Rkomi ha scelto di indossare abiti firmati Vivienne Westwood.
Modà
I Modà hanno scelto di indossare abiti firmati Emporio Armani. In occasione delle loro precedenti partecipazioni al festival, nel 2013 e nel 2023, il frontman Francesco “Kekko” Silvestre aveva già optato per capi e accessori di questa maison, sottolineando il carattere rock e l’animo romantico della band.
Rose Villain
Rose Villain ha scelto di indossare abiti firmati Fendi per tutte le serate del festival.
Questa decisione è stata curata dalla sua stylist di fiducia, Celia Arias, che ha dichiarato: “Faremo un viaggio attraverso ogni lato di Rose durante le quattro serate, con ogni abito che si dispiega come una fioritura celeste, petalo dopo petalo, rivelando silhouette in continua evoluzione, eleganza raffinata e il suo innegabile fascino”.
Fedez
Fedez ha scelto di indossare abiti firmati Atelier Versace per tutte le serate del festival.
Questa decisione è stata curata dal suo stylist di fiducia, Giulio Casagrande, che ha dichiarato: “Sarà uno stile essenziale, elegante, senza eccessi di colore o particolari complessi. Linee pulite e sartorialità saranno i protagonisti”.
Per la serata finale, Fedez ha indossato un abito sartoriale in lana, composto da pantaloni con chiusura Medusa e una giacca monopetto arricchita da bottoni Heritage e ricami degradé tono su tono sulle spalle. La camicia nera e gli stivali di pelle hanno completato il look.
Simone Cristicchi
Simone Cristicchi ha scelto di indossare abiti firmati Antonio Marras. Lo stilista sardo, noto per la sua capacità di narrare storie attraverso la moda, ha creato per Cristicchi un look che riflette l’intensità e la profondità del brano Quando sarai piccola, con cui l’artista era in gara.
Joan Thiele
Joan Thiele ha scelto di indossare abiti firmati Chanel. Questa decisione è stata curata dal suo stylist di fiducia, Riccardo Maria Chiacchio, che ha dichiarato: “Per questo Sanremo abbiamo fatto una ricerca cinematografica del passato e abbiamo unito le nostre icone dell’infanzia preferite, tra eroine magiche e cavalieri della notte, rimanendo nel 2025”.
È la prima volta che la maison francese approda sul palco dell’Ariston.
Serena Brancale
Serena Brancale ha scelto di indossare abiti firmati Balestra, una storica casa di moda romana. La stylist Ylenia Puglia ha curato il look dell’artista.
Per la serata finale del festival, Serena ha indossato un abito tempestato di paillettes con un effetto vedo-non-vedo, abbinato a un velo sul capo. Questo look ha sottolineato la sua sensualità e presenza scenica, mantenendo al contempo un’eleganza sofisticata.
Rocco Hunt
Rocco Hunt ha scelto di indossare abiti firmati Neil Barrett, noto per il suo stile minimalista e raffinato.
A curare il look dell’artista è stato lo stylist Michele Potenza, che ha dichiarato: “Rocco indosserà dei look sobri e sofisticati, con un’estetica sartoriale e allo stesso tempo contemporanea”.
Per la serata finale del festival, Rocco Hunt ha indossato un completo elegante con dettagli moderni, in equilibrio tra tradizione e innovazione.
Carlo Conti
La nostra carrellata si conclude, necessariamente, con Carlo Conti, direttore artistico e presentatore della kermesse.
Carlo ha scelto di indossare abiti firmati Stefano Ricci, un rinomato brand fiorentino specializzato in alta sartoria maschile. Per ogni serata del festival, è stata realizzata una linea esclusiva di abiti su misura per lui.