Sanremo Giovani, la finale riserva qualche sorpresa, o forse no
La finale di Sanremo Giovani ci ha riservato qualche sorpresa, oltre la rivelazione dei titoli delle canzoni che i “Big” poteranno in gara.
Ai sei finalisti del contest, Mew, Lil Jolie e Vale Lp, Settembre, Alew Wyse, Selmi e Angelica Bove, si sono aggiunti i finalisti di Area Sanremo, Maria Tomba e Etra.
Il meccanismo, ancora una volta, è stato quello del one to one, che conferma, ancora una volta, il dubbio che gli abbinamenti siano stati creati ad arte per rendere più “credibili” le scelte già fatte ab origine.
La prima sfida vede Mew vs Vale Lp e Lil Jolie
Mew – Oh my God!: il talento indiscusso della cantante veneta è stato mortificato da una canzone non alla sua altezza. L’esibizione di ieri è stata sottotono, Mew non è ancora un “animale da palcoscenico” ma il suo naturale magnetismo fa passare questo “disagio” in secondo piano.
Vale Lp e Lil Jolie – Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore: questa canzone è un diesel, ci mette un po’ per arrivare ma quando lo fa se ne colgono tutte le sfumature. Il testo, nonostante sia accompagnato da un ritmo “leggero” offre diversi spunti di riflessione e la complicità tra le due artiste completa il tutto.
Contro i pronostici sono proprio le due artiste campane ad accedere al palco di Sanremo, ma Mew è una promessa anche se, in questa occasione, mancata.
La seconda sfida mette di fronte Alex Wyse vs Selmi
Alex Wyse – Rockstar: il fatto che Alex abbia dovuto partecipare al contest e non abbia potuto accedere direttamente alle selezioni per i big ci sorprende ancora. Della canzone abbiamo detto tutto, influenze più o meno palesi comprese. Ma Alex sa cantare e, soprattutto, riesce a trasferire emozionalmente ciò che canta
Selmi – Forse per sempre: Selmi è più delicato e intimista del suo “rivale” e, forse per questo, meno incisivo. La canzone risente fin troppo delle influenze musicali del giovane artista e risulta fin troppo scontata.
Il testa a testa viene vinto da Alex Wyse, che, finalmente, potrà godere della visibilità che merita.
La terza sfida propone Angelica Bove vs Settembre
Angelica Bove – La nostra malinconia: Angelica riesce ad essere raffinata e graffiante allo stesso tempo e riesce a dare rilevanza ad una canzone che non è alla sua altezza.
Settembre – Vertebre: bello e intenso il testo, accompagnato da una esibizione centrata ed emozionante. Di strada Settembre, per chi lo ricorda ad X Factor, ne ha fatta tanta e si vede, ma, soprattutto si sente.
Contro ogni pronostico è Settembre ad approdare sul palco di Sanremo.
L’ultima sfida vede Maria Tomba vs Etra, provenienti dalle selezioni di Area Sanremo
Maria Tomba – Goodbye voglio Good vibes: Maria suscita naturalmente simpatia; la sua ironia è sorprendente in un mondo in cui ci si prende troppo sul serio. Detto ciò, per quanto la riguarda, il tempo sembra essersi fermato ai tempi di X Factor: esibizione in pigiama, stesso mood, stesse vibrazioni. Nessuna evoluzione e nessun guizzo che lasci intendere che ci potrebbe essere altro.
Etra – Spazio tra le dita: Etra è l’unico artista in gara che non sia già passato per un talent. Apprezzabile il tentativo di voler provare a “sfondare” solo con le proprie forze ma, onestamente, l’insieme di luoghi comuni del testo e un’esibizione che da più l’idea di un karaoke tra amici non fanno ben sperare. Margini di crescita? Forse, anche se al momento non si vede luce alla fine del tunnel.
E’ Maria Tomba a passare il turno, come dire, la meno peggio tra due performance imbarazzanti.
Saranno, dunque, Vale Lp e Lil Jolie, Alex Wyse, Settembre e Maria Tomba a rappresentare la nuova generazione di artisti sul palco di Sanremo: nessun rapper o trapper, un nuovo inizio? Si spera.