Sanremo Giovani, primo round, belle voci ma poca originalità
E’ partito ieri sera su, Rai 2, Sanremo Giovani, il contest che permetterà di stabilire quali artisti si uniranno ai Big sul palco del prossimo Festival di Sanremo di Carlo Conti.
Dalla sala A di Via Asiago Alessandro Cattelan ci ha guidato nella prima delle quattro serate che condurranno alla semifinale per la selezione delle Nuove Proposte.
In gara le prime sei nuove proposte che si sono esibite in tre sfide one to one.
Dallo “scontro” tra le Synergy con Fiamma e Tancredi con Standing Ovation, ad avere la meglio è il cantautore milanese, già conosciuto ad Amici 20.
Tancredi aveva già partecipato al concorso, lo scorso anno e, seppur molto apprezzato sui social, non è riuscito ad entrare nel terzetto che ha poi partecipato al Festival.
Standing ovation è un brano un po’ differente dalle sue precedenti produzioni: il testo ricorda un po’ Fabri Fibra, il mood è quello scanzonato titpico di Tananai.
Le sue rivali, le Synergy, portano un brano in stile R&B: sicuramente una novità nel panorama musicale italiano di oggi, ma il richiamo alle Destiny’s Child ed al loro stile un po’ ammiccante è molto forte.
Il duello viene vinto da Tancredi a cui sicuramente le passate esperienze televisive hanno fatto gestire meglio l’emozione (e l’intonazione).
Il secondo scontro è tra Mew, al secolo Valentina Turchetto, e Sidy.
Anche Mew, come Tancredi, è molto nota sui social per la sua partecipazione ad Amici23 ed al suo ritiro per problemi legati alla depressione. la sua Oh My God è un brano che riporta nell’immediato al dark pop di Billie Eilish, senza averne la potenza lirica.
Sidy, che abbiamo avuto modo di conoscere nel 2017 sul palco di X Factor, si esibisce con Tutte le volte, una ballad in cui le sue doti vocali vengono fuori al meglio ma che ricordano, non poco, Irama.
Passa Mew, che di talento ne ha da vendere, peccato la canzone sia davvero mediocre.
Il terzo scontro vede scendere in campo Angie e Mazzariello.
Angie canta Scorpione, il trionfo dell’ovvio, con uno stile a metà tra Britney Spears e Taylor Swift e per fare un crossover di quasi trent’anni di stoffa ne devi avere tanta: con sommo rammarico qui di stoffa, al momento, se ne è vista poca.
Mazzariello canta Amarsi per lavoro; accompagnato dalla chitarra ci porta nel suo mondo: chiariamoci, non ha scoperto l’America ma in un panorama tutto uguale e tendente al basso, un cantautorato fresco e coinvolgente manca, tanto.
Mazzariello ha la meglio, fortunatamente, e approda in semifinale.
I ragazzi sono stati “giudicati” dalla commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia – insieme ai ‘giurati fuori onda’ Carlo Conti e Claudio Fasulo – vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time.
La sensazione generale è che più che ispirarsi ai loro miti (o falsi tali) i sei concorrenti di stasera abbiano proprio attinto a piene mani dai loro repertori. Poca, se non nulla, originalità.
A fare la differenza sono state le esibizioni e i promossi della serata sono quelli che, su questo punto, non hanno deluso le aspettative.
Unico appunto al format, lo scontro a due.
I ragazzi vengono giudicati su valori relativi e non assoluti e questo potrebbe portare a “promuovere” necessariamente un concorrente a discapito di qualcuno più interessante.
Un plauso ad Alessandro Cattelan che è stato impeccabile, d’altronde che questo fosse il suo mondo lo sapevamo già.