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Lo scandalo delle scommesse illegali nella Serie A è sotto esame e sta diventando sempre più pressante. Il centrocampista Nicolò Fagioli, attualmente alla Fiorentina uno dei principali sospettati nell’inchiesta, ha menzionato l’attaccante spagnolo Álvaro Morata nella sua testimonianza davanti alle autorità. L’attaccante del Galatasaray, lo ha incontrato alla Juventus e non è tra gli indagati. Una situazione che ha spinto l’atleta a rompere il silenzio e a rilasciare una dichiarazione

La risposta di Morata alle accuse di Fagioli
Álvaro Morata non vuole essere coinvolto in questo complotto né che il suo nome venga menzionato. Ecco perché, dopo che Nicolò Fagioli ha menzionato l’attaccante spagnolo nella sua testimonianza davanti alle autorità, il calciatore non è rimasto in silenzio. Il marito di Alice Campello ha pubblicato una dichiarazione sui social media, chiarendo la situazione e le sue opinioni e affermando di non avere nulla a che fare con quanto sta accadendo. Di seguito riportiamo integralmente le sue parole.

Ho visto le informazioni che circolano su di me e voglio chiarire che l’unica cosa che ho aiutato Fagioli in questi anni è stata dargli consigli sulla sua carriera, come amico e come persona con più esperienza di lui… Non ho mai saputo nulla della sua situazione. Voglio molto bene a Nicoló e spero che possa rimediare presto a tutti i suoi errori, ma non ho nulla a che fare con la sua situazione e vi prego di non diffondere notizie false o bugie. Ripeto: nego tutte le informazioni che sono emerse perché sono FALSE. Grazie.

Il centrocampista della Fiorentina è uno dei principali sospettati coinvolti in una rete di scommesse illegali tra il 2021 e il 2023, insieme ad almeno dodici giocatori di Serie A in Italia, indagati dalla Procura di Milano. Mentre gli investigatori ricostruiscono i fatti, emergono sempre più dettagli su questa organizzazione, che puntava ingenti somme di denaro su sport diversi dal calcio, come il poker, e utilizzava una gioielleria milanese come copertura per il riciclaggio di denaro.
I debiti di Fagioli e il tentativo di recuperare soldi
Secondo quanto riportato dai media italiani, il giocatore avrebbe preso in prestito quasi 600.000 euro da amici e colleghi per coprire i suoi debiti di gioco e avrebbe avviato con alcuni di loro un’attività di rivendita di orologi di lusso.
“Álvaro Morata mi procura i miei Rolex a molto meno e poi li rivende. Faccio affari con lui da un anno”, era uno dei messaggi, ed è il motivo per cui il calciatore spagnolo ha rotto il silenzio, intercettato dalle autorità e pubblicato questo lunedì da La Gazzetta dello Sport. Tra gli indagati figurano , tra gli altri, Leandro Paredes, Ángel Di María e Junior Firpo.
L’inchiesta è partita da conversazioni telefoniche estratte dai cellulari dello stesso Fagioli, squalificato per sette mesi, e di Sandro Tonali , anch’egli squalificato, seppur con 10 mesi di squalifica, per aver scommesso su partite di calcio, attività vietata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Dopo che queste chat sono venute alla luce, è stato scoperto il compenso che, secondo La Repubblica, ammonta a tre milioni di euro.

Gli inquirenti ritengono che la rivendita di orologi fosse una pratica diffusa per raccogliere denaro con cui saldare i debiti con le piattaforme di gioco d’azzardo. Nel disperato tentativo di ripagare tutto ciò che doveva e, secondo i media del Paese, spinto alla disperazione dalle minacce dei capi della rete illegale, si è rivolto ai suoi compagni di squadra della Juventus, ad amici intimi ed ex compagni di squadra della Cremonese per raccogliere i soldi per pagare.
Ha fatto il nome di Morata ad alcuni di coloro a cui ha chiesto soldi, sebbene non ci siano prove che abbia detto la verità. “Per favore, non ditelo a nessuno, perché se Álvaro scopre che lo sto facendo o che lo sto raccontando ad altri, si arrabbierà molto e non me lo permetterà più. Loro (l’azienda di gioielli) non ci guadagnano niente, ma lo fanno perché io e Álvaro gli diamo pubblicità”, ha detto in un messaggio audio a Gianmaria Zanandrea, ex compagno di squadra del club, pubblicato da Eurosport.
I nomi di chi ha donato denaro
Tra le 31 persone che hanno donato denaro, i nomi più noti sono quelli di Federico Gatti (Juventus) Radu Dragusin (Tottenham), e Federico Luciani, assistente arbitro di Serie A, che gli ha prestato 73.000 euro. Nel 2022 il calciatore ha effettuato otto trasferimenti per un valore di 73.000 euro alla gioielleria “Elysium”, una copertura per saldare i suoi debiti.

Hanno simulato l’acquisto di un orologio di lusso o di un gioiello, ma hanno trasferito il denaro e conservato la fattura, mentre il prodotto è rimasto nel negozio. Per quanto riguarda il resto degli atleti sotto inchiesta, poiché si tratta di un’organizzazione di scommesse illegali, a meno che non scommettano su partite di calcio, non riceveranno alcuna sanzione sportiva, anche se potrebbero incorrere in un provvedimento.
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