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Sono ben 12 i giocatori della Serie A indagati nell’ambito di un nuovo scandalo sulle scommesse che potrebbe potenzialmente sconvolgere il Calcio.

Di conseguenza, ben 12 giocatori di Serie A sono indagati dalla Procura di Milano. Il rapporto menziona che i calciatori avrebbero versato ingenti somme di denaro nelle tasche di due gestori di piattaforme di scommesse online illegali, che avrebbero ricevuto aiuto dai gestori di una gioielleria milanese che fungeva da banca per saldare i conti.
La gioielleria usata come banca per le scommesse
Fagioli avrebbe già ammesso di aver chiesto aiuto anche ai compagni di squadra durante i periodi di crisi finanziaria, e il giocatore a cui si è rivolto era specificamente Federico Gatti. Il difensore non è indagato, così come Radu Dragusin, anch’egli corso in aiuto di Fagioli.
L’attuale giocatore della Fiorentina aveva anche rivelato di aver effettuato pagamenti a Elysium Group e di aver persino acquistato orologi per saldare i debiti, avendo ricevuto anche fatture da quest’ultima, sebbene gli orologi non fossero mai stati consegnati e il denaro fosse solo un pagamento simbolico. Aveva anche saldato parte del suo debito in contanti. Questa operazione era stata evidenziata da Tonali e Zaniolo nelle loro interviste dopo lo scandalo precedente.
Due sospettati di aver messo in piedi l’organizzazione
I due sospettati del caso sono Tommaso De Giacomo, detto Tommy, e Patrik Frizzera, che volevano sfruttare i VIP per attrarre clienti di alto livello.
Secondo quanto dichiarato dal quotidiano Il Giorno, tra i clienti non c’erano solo calciatori, ma anche tennisti, Zaniolo aveva in precedenza dichiarato di non aver mai scommesso sul calcio, ma solo su tennis e casinò.
Per cinque imputati del caso sono stati proposti gli arresti domiciliari e, sebbene non si tratti di calciatori, la Procura di Milano ha sequestrato un totale di 1,5 milioni di dollari nell’ambito del caso.
La testata sostiene inoltre che la carta di credito di Fagioli sia stata dimenticata in gioielleria, ciò ha portato alla rivelazione di alcuni nomi. Detto questo, anche Tonali e l’ex centrocampista della Juve sono sotto inchiesta, allo stato attuale delle cose.
I debiti di gioco
Sembrerebbe che gli indagati non abbiano scommesso sul calcio, ma su altri sport, sono comunque passibili di illecito davanti alla giustizia sportiva. Gli indagati si appoggiavano a prestanome e pagavano i debiti del gioco con carte revolt. Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche il tennista Gigante e altri soggetti non appartenenti allo sport agonistico.
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