Serena Mollicone, la Cassazione dispone un nuovo processo

#image_title
La Corte di Cassazione ha annullato le precedenti assoluzioni, disponendo un nuovo processo d’appello per il delitto di Serena Mollicone.
La decisione è stata presa accogliendo l’istanza della Procura generale della Corte d’Appello di Roma, riaprendo così il caso dopo quasi 24 anni dalla morte della giovane.
Il caso di Serena Mollicone, noto come “delitto di Arce”, riguarda l’omicidio della diciottenne Serena, scomparsa il 1º giugno 2001 ad Arce, in provincia di Frosinone.
Il suo corpo senza vita fu ritrovato due giorni dopo in un bosco nella località Fontecupa, frazione di Anitrella, nel territorio di Monte San Giovanni Campano.

Le prime indagini si concentrarono su Carmine Belli, un carrozziere del luogo, che fu arrestato nel 2003 ma successivamente assolto con formula piena nel 2006.
Nel 2008, il brigadiere dei carabinieri Santino Tuzi si suicidò dopo aver rivelato che Serena era stata vista entrare nella caserma dei carabinieri di Arce il giorno della sua scomparsa, senza essere mai uscita.
Questo portò a nuove indagini che coinvolsero membri della famiglia Mottola: Franco Mottola, all’epoca comandante della stazione dei carabinieri di Arce, sua moglie Annamaria e il figlio Marco.

Nel 2016, il corpo di Serena fu riesumato per ulteriori esami.
Le analisi del RIS dei carabinieri indicarono una compatibilità tra le ferite riportate dalla vittima e una porta presente nella caserma di Arce, suggerendo che l’omicidio potesse essere avvenuto all’interno della struttura.
Nel luglio 2020, il GUP di Cassino dispose il rinvio a giudizio per Franco, Annamaria e Marco Mottola, oltre che per i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.
Il processo iniziò nel marzo 2021 presso la Corte d’Assise di Cassino.

Nel luglio 2022, tutti gli imputati furono assolti: la famiglia Mottola “per non aver commesso il fatto” e i carabinieri Quatrale e Suprano perché “il fatto non sussiste”. Le assoluzioni furono confermate in appello nel luglio 2024.
Il padre di Serena, Guglielmo Mollicone, è stato molto determinato nella ricerca della verità sulla morte di sua figlia.
Per anni ha lottato per ottenere giustizia, denunciando le incongruenze nelle indagini. Purtroppo, è morto nel 2020 senza vedere la fine del processo.
Questo nuovo sviluppo rappresenta, dunque, un ulteriore capitolo in una vicenda giudiziaria complessa e dolorosa, che ha segnato profondamente la comunità di Arce e l’Italia tutta.