Serie A, 32ma giornata, l’Atalanta torna a ruggire

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La 32ma giornata del campionato di Serie A ha offerto spunti interessanti in chiave coppe europee e per quanto riguarda la lotta alla salvezza.
Atalanta Bologna 2 – 0
Dopo settimane complicate, l’Atalanta torna a ruggire. Al Gewiss Stadium di Bergamo arriva una vittoria pesantissima contro il Bologna: 2-0 firmato Retegui e Pasalic, e Champions League di nuovo nel mirino.
Nemmeno il tempo di sistemarsi sul divano, che Mateo Retegui timbra il cartellino. Minuto 3: cross preciso di Bellanova, colpo di testa perentorio del bomber argentino, 1-0 e delirio sugli spalti.
È il gol numero 23 in campionato per lui: sempre più capocannoniere.
Il Bologna prova a reagire, ma non è la sua serata. Al 21’, Pasalic raddoppia finalizzando un contropiede perfetto, rifinito ancora da Retegui. In campo c’è praticamente solo una squadra: l’Atalanta domina, gioca con intensità e non lascia spazi.
Nella ripresa, i nerazzurri abbassano un po’ i ritmi, ma difendono con ordine. Vincenzo Italiano inserisce forze fresche e prova a cambiare l’inerzia, ma Carnesecchi è attento e risponde presente, soprattutto su Ndoye.
Unico neo della serata: l’infortunio al ginocchio per Kolasinac, uscito in barella al 38’. Le sue condizioni preoccupano lo staff.
Con questi tre punti, l’Atalanta scavalca la Juve e si prende momentaneamente il terzo posto. Il Bologna resta quinto, ma è ancora pienamente in corsa per un posto in Europa. Mancano sei giornate, e il margine d’errore si restringe.
Fiorentina Parma 0 – 0
Poteva essere una grande occasione per rilanciarsi verso l’Europa, invece per la Fiorentina è solo un pareggio amaro. Al Franchi finisce 0-0 contro un Parma solido, ma poco propositivo.
Una partita bloccata, avara di emozioni, che lascia entrambe con la sensazione di aver sprecato un’occasione.
La squadra di Raffaele Palladino ha fatto la partita, tenuto palla, cercato spazi. Ma è mancata concretezza. Il fraseggio è stato spesso sterile e le occasioni vere si contano sulle dita di una mano.
L’unico sussulto arriva nel primo tempo, quando Adrián Bernabé va vicino al gol con un colpo di testa parato da Chichizola.
Il tifo viola ha sostenuto la squadra fino alla fine, ma al triplice fischio è esploso qualche fischio. La zona Europa resta lì, ma ora servirà un cambio di passo, soprattutto sotto porta.
Il Parma di Cristian Chivu porta a casa un punto importante nella lotta salvezza. È il quinto pareggio di fila in campionato, una striscia che eguaglia il record gialloblù del 2019, ma stavolta ha un sapore speciale: fermare la Fiorentina a casa sua non è impresa da poco.
Partita difensiva, molto fisica: ben quattro ammoniti nel primo tempo, pressing alto e linee strette. Un piano gara preciso, che ha funzionato. Anche se in avanti si è visto poco, il punto vale.
La Fiorentina resta a metà classifica, ancora in corsa per l’Europa, ma servono più gol. Il Parma muove ancora la classifica e mantiene un margine minimo sulla zona retrocessione.
Verona Genoa 0 – 0
Al Marcantonio Bentegodi finisce senza reti la sfida tra Hellas Verona e Genoa. Uno 0-0 che non rimarrà nella memoria per spettacolo o occasioni da gol, ma che potrebbe pesare nella corsa salvezza.
Le due squadre si sono annullate a vicenda, badando più a non prenderle che a rischiare qualcosa per vincere.
La squadra di Paolo Zanetti ha mostrato una buona tenuta difensiva, ma ha faticato a rendersi pericolosa. Il possesso palla è stato spesso sterile e le incursioni offensive non hanno trovato sbocchi.
Il Bentegodi ha spinto, ma l’Hellas non è riuscito a sfruttare il fattore casa.
Unico segnale di nervosismo: ben tre ammonizioni nel corso del match (Ghilardi, Mosquera e Bernede), segno di una gara fisica e tesa.
Anche il Grifone di Patrick Vieira ha adottato un atteggiamento prudente. Il focus era sulla fase difensiva, e l’obiettivo è stato raggiunto. L’ingresso di Messias e Onana nella ripresa ha dato un po’ di vivacità, ma l’attacco resta il reparto meno brillante dei rossoblù.
Un solo giallo (Masini), e una prova di carattere, ma senza guizzi.
Il pareggio consente al Verona di restare fuori dalla zona retrocessione, anche se il margine è minimo. Il Genoa, invece, mantiene una posizione tranquilla a metà classifica, ma serve una svolta per ambire a qualcosa di più.
Una partita senza lampi, ma che conferma come ogni punto possa fare la differenza. Spettacolo rimandato, classifica alla mano: oggi contava non sbagliare.
Como Torino 1 – 0
Il Como conquista tre punti pesantissimi nella corsa alla salvezza, battendo il Torino 1-0 al Giuseppe Sinigaglia.
Un gol di Douvikas al 38’ del primo tempo consente ai lariani di allontanarsi ulteriormente dalla zona retrocessione e di avvicinarsi alla permanenza nella massima serie.
Il gol decisivo arriva al 38’ del primo tempo. Dopo un avvio equilibrato, il Como sfrutta una ripartenza fulminea: Vojvoda mette un cross perfetto dalla destra per Douvikas, che di testa supera il portiere granata Milinković-Savić, siglando il suo secondo gol in campionato.
Il Torino non riesce a reagire prima dell’intervallo, con il primo tempo che si chiude sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa.
Nella ripresa, il Torino alza il ritmo e cerca il pareggio, ma senza mai riuscire a impensierire seriamente Lombardi, il portiere del Como.
Nel finale, Ilic sembra aver trovato il gol del pareggio con un tiro vincente su calcio d’angolo, ma il VAR interviene e annulla la rete per un’irregolarità: Biraghi aveva toccato il pallone due volte consecutivamente, rendendo il gol non valido.
Una nota dolente per il Como arriva al 71′, quando Sergi Roberto, subentrato da poco, è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio muscolare. La sua stagione, già travagliata da diversi infortuni, sembra continuare nel peggiore dei modi.
Con questo successo, il Como sale a 36 punti, mantenendo un comodo +12 sulla zona retrocessione e portandosi in 13ª posizione. La salvezza sembra ora più vicina.
Per il Torino, invece, arriva una battuta d’arresto che interrompe una striscia positiva di risultati, rimanendo comunque a 39 punti e in 11ª posizione, ma con una certa preoccupazione per il futuro.