Una domenica vibrante e ricca di emozioni quella della 22sima giornata di Serie A, caratterizzata da grandi rimonte e risultati decisivi.
Il Milan e la Roma conquistano tre punti ribaltando rispettivamente Parma e Udinese, mentre l’Inter domina al Via del Mare con un poker travolgente contro il Lecce. La Fiorentina, dal canto suo, ritrova il sorriso superando la Lazio, che lotta fino all’ultimo istante nel tentativo di strappare il pareggio, ma è costretta a rallentare la sua corsa.
Ecco, nel dettaglio, tutto ciò che è accaduto in questa giornata di campionato:
Il Milan supera il Parma 3-2 nel lunch match
I rossoneri riescono a conquistare una vittoria emozionante contro il Parma, agganciando così il sesto posto in classifica e riaccendendo le speranze di un ritorno in Europa.
L’andamento del match
Il Parma scende in campo con un atteggiamento spregiudicato, mettendo in difficoltà il Milan nei minuti iniziali. Nonostante un possesso palla gestito dai padroni di casa, al 25’ gli emiliani passano in vantaggio: Cancellieri approfitta di un errore di Theo e lascia partire un sinistro a giro imprendibile per Maignan.
Il Milan trova però il pari al 38’, grazie a un’ingenuità del portiere Suzuki, che commette fallo su Pavlovic in area. Dal dischetto, Pulisic si conferma glaciale e firma l’1-1.
Le mosse decisive di Conceiçao
Nell’intervallo, l’allenatore rossonero opera cambi importanti, sostituendo Theo e Leao con Bennacer e Bartesaghi. La partita rimane equilibrata: Reijnders si rende pericoloso, ma Suzuki si fa perdonare con un grande intervento.
Dall’altra parte, il Parma sfiora il gol con Almqvist, ma Maignan e Pavlovic salvano il risultato. L’equilibrio si spezza all’80’, quando Del Prato insacca dopo una respinta corta del portiere rossonero.
Un finale al cardiopalma
Negli ultimi minuti cambia tutto. Prima Pavlovic si vede annullare un gol per fuorigioco, poi due errori della difesa del Parma permettono a Reijnders e Chukwueze di segnare i gol della rimonta.
Il nigeriano, con un tocco rocambolesco, sigla il 3-2 finale che fa esplodere San Siro. Il Milan si dimostra capace di lottare fino all’ultimo secondo, portando a casa una vittoria fondamentale per il morale e la classifica.
Tensione alle stelle, rissa sfiorata
Al termine del match, ha preso vita un acceso confronto tra l’allenatore del Milan, Sergio Conceiçao, e il capitano Davide Calabria, che ha lasciato il campo al 33’ del secondo tempo, visibilmente contrariato dopo essere stato sostituito da Jovic.
La situazione ha rischiato di degenerare: il tecnico portoghese si è avvicinato in modo deciso al giocatore, altrettanto irritato, dando vita a un confronto infuocato che per poco non è sfociato in uno scontro fisico. Soltanto l’intervento tempestivo degli altri giocatori e dei membri dello staff tecnico è riuscito a separare i due e a calmare gli animi.
Le immagini trasmesse da DAZN mostrano chiaramente Conceiçao dirigersi con fare minaccioso verso Calabria, che non nascondeva la sua frustrazione. L’episodio ha inevitabilmente oscurato, almeno in parte, la gioia per la vittoria, lasciando interrogativi sul clima interno alla squadra rossonera.
Conceiçao: “Preferisco vincere in modo tranquillo”
Alla fine della partita, Conceiçao si presenta per parlare con i giornalisti con un’ora di ritardo:
“Non vi dico cosa ho fatto negli spogliatoi, chiedo scusa per il ritardo. Dovevamo sistemare tanti piccoli dettagli e iniziare già a pensare alla prossima partita: poi guardi l’orologio e ti accorgi che è passato tanto tempo…”
Sul confronto acceso con Calabria, dice:
“È come con i figli al ristorante…Nervoso a fine gara? Lo sono ogni giorno… Vivo le partite con grande intensità. Con Davide ci siamo scambiati una parola di troppo su un episodio di gioco”, spiega riferendosi all’episodio del battibecco al termine della gara. “Si trattava di una situazione di campo, proprio come con i figli: quando si comportano male al ristorante bisogna farglielo notare.
Non c’è ipocrisia, solo la verità: non è stato un bel momento, ma nel calcio succede, non siamo in chiesa. Ci siamo già chiariti. Magari abbiamo esagerato un po’ nei toni, ma io difendo sempre i miei giocatori e stiamo costruendo un legame forte. Questo è quello che voglio, e oggi si è visto: abbiamo vinto grazie allo spirito, non alla strategia, che nel finale praticamente non c’era più”.
Parlando delle rimonte che caratterizzano la sua squadra, Conceiçao ammette:
“Non avrei voluto queste rimonte, preferisco vincere in modo più tranquillo. Ma queste partite sono una dimostrazione di carattere. Dobbiamo però crescere dal punto di vista del gioco. Le decisioni prese nell’intervallo, a prescindere dai nomi, erano per migliorare la squadra.
Theo e Leao in passato, e anche di recente, hanno dato tantissimo. E continueranno a essere fondamentali. Queste sono le scelte che spettano all’allenatore: mi pagano per prendere decisioni utili a migliorare la squadra. Oggi ho visto che per loro non era una giornata particolarmente brillante, ma ci sta”.
Pecchia: “Ingenuità decisive”
“Evidentemente c’è amarezza quando giochi una partita del genere e lasci San Siro senza punti, ma siamo consapevoli di aver fatto tante cose positive. Questo deve servirci come lezione per il futuro”
Con queste parole Fabio Pecchia ha commentato ai microfoni di DAZN la beffarda sconfitta subita contro il Milan nei minuti finali.
“Finalmente abbiamo quasi tutto il gruppo a disposizione, e l’arrivo di Djuric ci dà quel tocco di esperienza e fisicità che ci mancava. Oggi abbiamo mostrato qualità, carattere e solidità sia in attacco che in difesa,” ha proseguito Pecchia. “Purtroppo nel finale abbiamo pagato caro qualche ingenuità, anche perché in campo c’erano tanti ragazzi giovani.
Nonostante il rammarico, guardiamo al futuro con ottimismo. Uscire da San Siro delusi è comunque un segnale positivo. Significa che siamo stati capaci di fare grandi cose. Tutto ciò che di buono abbiamo costruito ce lo portiamo dietro, con l’obiettivo di vincere quante più partite possibile”.
Ha concluso il tecnico degli emiliani.
Vittoria cruciale per la Roma: rimonta e tre punti a Udine
La Roma ottiene una vittoria fondamentale nella ventiduesima giornata di Serie A, superando in rimonta l’Udinese per 1-2.
Il primo tempo: Udinese avanti con Lucca
L’Udinese parte bene, nonostante la tegola dell’infortunio di Touré al settimo minuto, sostituito da Kabasele. I friulani trovano il vantaggio al 38’, grazie a una punizione di Lovric, con Karlstrom che smarca Lucca, bravo a superare Svilar.
La squadra di Runjaic chiude il primo tempo avanti nel punteggio.
La rimonta della Roma: rigori decisivi
Ranieri interviene all’intervallo, lasciando fuori Celik per inserire Shomurodov. Il cambio si rivela azzeccato, perché la Roma ribalta la gara nella ripresa. Dopo pochi minuti, un fallo di mano di Kabasele regala il rigore ai giallorossi, trasformato con freddezza dal capitano Pellegrini al 50’.
La spinta della Roma prosegue e porta al secondo tiro dal dischetto: Shomurodov lancia El Shaarawy, che viene steso in area da Sava. Stavolta dagli undici metri va Dovbyk, che al 64’ firma il sorpasso.
Gli ultimi minuti e la gestione del vantaggio
Nel finale, entrambe le squadre effettuano diversi cambi. L’Udinese si gioca il tutto per tutto, inserendo Ekkelenkamp, Atta e Pafundi, ma la Roma regge.
Ranieri risponde coprendosi con Zalewski e inserendo Dybala per consolidare il vantaggio. Nonostante la pressione finale, i bianconeri non riescono a trovare il pareggio.
Runjaic: “Squadra difficile da affrontare”
Si è espresso così il tecnico dei friuliani nel post-partita:
“La Roma è una squadra complicata da affrontare. Venivano già da una partita in Olanda, quindi inizialmente erano un po’ stanchi. Noi ci siamo difesi bene, ma nel secondo tempo non siamo riusciti a essere pericolosi come avremmo dovuto.
I gol che abbiamo incassato erano evitabili e sono stati il risultato di nostri errori. Purtroppo, questo ha portato alla sconfitta, che si poteva assolutamente evitare. Bisogna essere onesti nel riconoscerlo”.
Ranieri: “Mi è piaciuta la mentalità”
Claudio Ranieri ha mostrato apprezzamento per la reazione della sua squadra dopo lo svantaggio, dichiarando:
“Sono soddisfatto della mentalità mostrata dalla squadra. Era già emersa in Olanda, anche se lì non siamo riusciti a concretizzare. Questo è l’atteggiamento giusto: se poi gli avversari sono più bravi, bisogna solo riconoscerlo e fargli i complimenti.
Contro l’AZ abbiamo pagato una disattenzione su una semplice rimessa laterale, e ci hanno puniti. Oggi, invece, voglio fare i complimenti ai ragazzi per come hanno giocato. Per quanto riguarda i cambi, in Olanda il campo era molto pesante e sabbioso, perciò ho cercato di gestire meglio le energie”.
L’Inter travolge il Lecce: 4-0 e tre punti preziosi
L’Inter espugna il Via del Mare con un netto 4-0 contro il Lecce, rispondendo al successo del Napoli e raggiungendo quota 50 punti in classifica.
Primo tempo: dominio Inter
In apertura, l’errore di Guilbert al 6′ ha favorito Thuram che serve un assist a Frattesi che ritrova il gol.
L’Inter avrebbe potuto raddoppiare già nel primo tempo, ma Thuram spreca un’occasione da pochi passi. Ma il gol del 2-0 arriva poco dopo, al 39’, grazie a un tiro potente di Lautaro Martinez dal limite dell’area che si infila sotto la traversa.
Nel corso della prima frazione di gioco, ai nerazzurri vengono annullate due reti, segnate da Carlos Augusto e Frattesi, entrambe per posizione di fuorigioco.
Ripresa senza storia: Dumfries e Taremi chiudono i conti
Nel secondo tempo, il Lecce tenta una reazione nei primi dieci minuti, sfiorando il gol con un paio di tiri di Krstovic che impegnano Sommer. Ma al 57’ Lautaro inventa un colpo di tacco che libera Dumfries che firma il 3-0 con un sinistro a giro.
Poco dopo, un fallo di Falcone su Frattesi regala a Taremi l’occasione di chiudere i conti dal dischetto, trasformando il rigore per il definitivo 4-0.
Numeri da record e una vittoria importante
Con questa vittoria, l’Inter ottiene l’ottavo successo consecutivo in trasferta in Serie A, di cui sei senza subire gol. Il risultato conferma la forza e la maturità della squadra nerazzurra, capace di rispondere prontamente al Napoli nella corsa Scudetto.
Inoltre, per Simone Inzaghi arriva la vittoria numero 200 da allenatore nella massima serie, un traguardo significativo per il tecnico.
Giampaolo: “Abbiamo dato tutto”
Il tecnico dei salentini ha commentato la gara, riconoscendo la superiorità tecnica degli avversarsi, ma lodando l’approccio dei suoi:
“Il primo gol subito è stato un regalo così come il secondo gol. Al di là della forza dell’ Inter e al netto degli episodi partite di questo tipo devi decidere come giocarle, noi l’abbiamo approcciata con coraggio e in alcuni tratti abbiamo fatto bene.
Mi dispiace averla messa in salita subito sbagliando in uscita e consegnando il fianco all’avversario. La differenza di qualità è visibile ma abbiamo dato tutto”.
Inzaghi: “Approccio da big”
Più che soddisfatto Simone Inzaghi, intervenuto ai microfoni di Sky Sport:
“Abbiamo avuto un grande approccio, ho fatto i complimenti alla squadra perché non era semplice, abbiamo organizzato in due giorni una partita seria rispettando quello che avevo chiesto.
Il Lecce ci ha attaccato nella nostra metà con molta gamba e noi siamo stati bravi a giocare tecnicamente e produrre. Ci hanno annullato due gol di mezzo centimetro ma siamo stati bravi a continuare a produrre. Ogni partita ci sono difficoltà ma dobbiamo continuare in questo modo”.
La Fiorentina espugna l’Olimpico: 1-2 alla Lazio e sesto posto in classifica
La Fiorentina supera 1-2 la Lazio nel posticipo della 22ª giornata di Serie A e conquista una vittoria fondamentale per la sua classifica.
Primo tempo: avvio travolgente della Fiorentina
La squadra di Palladino parte a tutta velocità e piazza due gol nei primi venti minuti. All’11’, un errore difensivo tra Marusic e Dele-Bashiru permette a Gosens di recuperare palla e servire un preciso cross per Adli, che colpisce al volo di destro e batte Provedel.
Al 17’, Dodò supera Pellegrini sulla destra e mette un pallone perfetto per Beltran, che di testa, sigla il raddoppio.
La Lazio fatica a reagire e sembra incapace di trovare ritmo e idee. L’unica occasione importante per i biancocelesti nel primo tempo arriva al 34’, ma il colpo di testa di Kean per Gudmundsson si trasforma in una rovesciata che si stampa sul palo.
Nel complesso, la Fiorentina domina e sfiora persino il terzo gol, con la squadra di Baroni incapace di impensierire seriamente De Gea.
Secondo tempo: assalto biancoceleste e finale incandescente
Nella ripresa, la Lazio cambia atteggiamento grazie agli ingressi di Pedro e Rovella, che sostituiscono Isaksen e Dele-Bashiru. I padroni di casa alzano il baricentro, ma faticano a concretizzare.
Al 66’, un’azione confusa porta Dia a colpire male il pallone, che sbatte sul palo dopo uno scontro tra De Gea e Castellanos, ma Gosens allontana il pericolo.
Nel finale, la partita si infiamma. Al 92’, la Lazio accorcia le distanze con Marusic, che di testa sfrutta una torre di Hysaj e riapre il match. Al 95’, il montenegrino va vicino al pareggio, ma De Gea si oppone con un intervento decisivo.
Al 98’, Pedro ha l’ultima occasione per il pari: il suo tiro colpisce il palo e attraversa tutta la porta senza entrare.
Espulsioni e proteste nel recupero
Nei concitati minuti finali, i due allenatori, Palladino e Baroni, vengono espulsi per proteste. Nonostante l’assedio biancoceleste, la Fiorentina resiste e porta a casa una vittoria cruciale che rilancia le sue ambizioni europee.
Baroni: “Occasione sprecata”
Marco Baroni non nasconde la sua amarezza dopo il ko casalingo:
“È un’occasione sprecata, un vero peccato. Abbiamo commesso alcuni errori nel primo tempo, subendo due gol che si potevano evitare. Anche se abbiamo avuto buone opportunità già nella prima frazione, non le abbiamo sfruttate.
Nel secondo tempo, invece, la squadra ha giocato con grande determinazione, creando molto. Siamo delusi per questa sconfitta”
ha dichiarato l’allenatore della Lazio ai microfoni di DAZN. Ha inoltre analizzato la superficialità della squadra sui gol subiti:
“Per mentalità e qualità di gioco, soprattutto nella ripresa, la squadra ha fatto bene. Però dobbiamo migliorare: non bisogna guardare solo il pallone, ma offrire punti di riferimento. C’era densità in area, abbiamo provato a pressare alto, ma bisogna prestare più attenzione.
Quei gol erano evitabili, e quando inizi una partita così diventa difficile rimetterla sui binari giusti. Però devo dire che nel secondo tempo abbiamo reagito bene, contro una Fiorentina che si è chiusa molto e ha saputo gestire il ritmo, anche perdendo tempo. Nonostante questo, siamo rimasti in gara e abbiamo creato tantissimo”.
Palladino: “Siamo un gruppo compatto, scritte tante falsità”
Raffaele Palladino si gode il successo all’Olimpico contro la Lazio, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa dopo le critiche ricevute nelle ultime settimane:
“Questa prestazione dimostra la volontà di un gruppo straordinario di smentire tutto ciò che è stato detto e scritto nell’ultimo mese. Si è parlato di una squadra divisa, di problemi inesistenti. Sono critiche assurde”
ha dichiarato l’allenatore della Fiorentina, aggiungendo:
“Abbiamo dimostrato grande personalità, e sono davvero contento per i ragazzi: meritavano questa vittoria. La dedichiamo a noi stessi, perché su questa squadra sono state dette molte falsità. In realtà, siamo un gruppo eccezionale che lavora ogni giorno con grande impegno e determinazione. Oggi in campo abbiamo messo cuore e carattere”.
TOP e FLOP:
TOP: Beltran, contributo decisivo
Fondamentale per il gol che sblocca e indirizza il match, con il movimento che smarca Gosens. Il secondo gol lo firma in prima persona con un’ottima incornata di testa. Un buon riscatto dopo un periodo di flessione.
FLOP: Baschirotto in difficoltà
Viene superato con troppa facilità nei pressi dell’area piccola dagli attaccanti nerazzurri. Cerca di guidare la linea difensiva, ma appare spesso in difficoltà e confuso per gran parte della partita.
Milan, rimonta completata e obiettivo derby
Un Milan disattento e superficiale che però completa un’incredibile rimonta facendo sfumare l’impresa quasi compiuta dal Parma. I rossoneri, adesso, devono prepararsi ad un appuntamento fondamentale, il derby della Madonnina, che indubbiamente richiederà una prestazione più attenta e meno approssimativa.
La Roma si riscatta in campionato
Con questa vittoria, la Roma conferma il buon momento vissuto in campionato, dove ha raccolto 10 punti nelle ultime quattro partite.
La Viola si rilancia, Lazio sprecona
La Lazio perde l’opportunità di consolidare il quarto posto, complice un avvio di gara disastroso e alcune scelte discutibili.
Dall’altra parte, la Fiorentina dimostra di saper soffrire nella ripresa e conquista tre punti preziosi che la rilanciano nella lotta per un piazzamento europeo. Un successo che da fiducia a Palladino e alla sua squadra.
Inter, lanciata la sfida al Napoli
La sfida per il titolo sembra destinata a proseguire a lungo, con il 2 marzo già cerchiato in rosso per il confronto diretto al Maradona.
Nel frattempo, l’Inter ha dimostrato una superiorità fisica e tecnica quasi disarmante anche contro il Lecce, imponendosi con autorevolezza e confermando di essere una delle principali candidate per lo Scudetto.