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La Fiorentina ha travolto l’Inter con un netto 3-0 nel recupero della sfida valida per la 14sima giornata di Serie A, sospesa a dicembre a causa del malore di Edoardo Bove.
Al Franchi, la squadra di Palladino ha sfoderato una prestazione intensa e aggressiva, chiudendo i conti nella ripresa.
Un primo tempo a tinte viola
Nonostante le assenze per infortuni e scelte di mercato, la squadra di Palladino ha dominato il match, negando all’Inter la possibilità di raggiungere la vetta della classifica.
Per Inzaghi si tratta della prima sconfitta con tre gol di scarto alla guida dei nerazzurri, in una gara in cui la sua squadra non è mai riuscita a entrare veramente in partita.
L’unico squillo dell’Inter è stato un gol annullato a Carlos Augusto per fuorigioco, ma per il resto la Fiorentina ha imposto il proprio ritmo, con grinta, determinazione e una grande prestazione di Moise Kean.
Un secondo tempo perfetto
Dopo aver gestito senza particolari problemi la prima frazione, la Fiorentina ha cambiato marcia nella ripresa.
Il vantaggio è arrivato al 60’ su calcio d’angolo, con Ranieri che, con un movimento rapido, è abile nel battere Sommer. La squadra viola ha mantenuto un atteggiamento aggressivo, pressando alto e anticipando gli avversari in ogni occasione.
Questo atteggiamento ha permesso ai viola di raddoppiare al 68’: Dodô ha crossato sul secondo palo, dove Kean, anticipando Bisseck e ha insaccato di testa.
Nel finale, l’attaccante ex Juventus ha poi siglato il definitivo 3-0 approfittando di un retropassaggio sbagliato di Dimarco.
Palladino: “Squadra unita e compatta”
Nonostante un’emergenza totale, con tutti gli acquisti di gennaio indisponibili, la Fiorentina ha disputato una gara straordinaria contro l’Inter, dedicando la terza vittoria consecutiva a Bove.
Un successo che ha reso orgoglioso Raffaele Palladino, come ha raccontato ai microfoni di Sky Sport:
“È stata una serata perfetta, quasi magica, sotto ogni aspetto. Siamo scesi in campo in una situazione di totale emergenza, ogni giorno perdevo un giocatore e capitavano imprevisti incredibili: Gudmundsson con la tonsillite, Adli con una distorsione strana. Però è proprio nelle difficoltà che si vede la vera forza di un gruppo.
Abbiamo affrontato i campioni d’Italia con una determinazione incredibile, ed è andato tutto alla perfezione. I ragazzi hanno seguito il piano gara alla lettera, sono stati esemplari. Tanti di loro hanno giocato fuori ruolo, ma hanno dato tutto. Questa vittoria è la dimostrazione della compattezza e del valore umano di questa squadra.
Però non dobbiamo montarci la testa, dobbiamo restare con i piedi per terra. Questa partita ci ha dato consapevolezza, ci ha fatto capire chi siamo. Prima del match vedevo i ragazzi carichi, li guardavo negli occhi e capivo che ci credevano, nonostante le difficoltà. In campo hanno dimostrato di avere autostima e unione: attaccavano tutti insieme, come un solo blocco. Questo è un gruppo speciale, con valori umani e tecnici enormi”
Il tecnico viola ha poi preferito non sbilanciarsi troppo sulla possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League:
“Sono felice che i ragazzi abbiano questa ambizione, è giusto che ci credano. Ma dobbiamo continuare a lavorare con umiltà. Voglio ringraziare anche il mio staff, che è stato eccezionale nel preparare ogni dettaglio sui calci piazzati. Ora bisogna recuperare energie perché lunedì ci aspetta una sfida ancora più difficile.
Non è mai facile scegliere chi mandare in campo quando hai tanti giocatori forti, ma fa parte del mio lavoro. Questa volta la formazione è stata quasi obbligata, avevo solo 13 giocatori di prima squadra più 4 ragazzi della Primavera, quindi immaginate quanto sia stata complicata la settimana. Lunedì, però, avrò i nuovi acquisti a disposizione e farò giocare chi dimostrerà di meritarselo in allenamento”.
Inzaghi: “Testa bassa, ma ripartiremo”
Simone Inzaghi non cerca scuse dopo il pesante 3-0 subito e nel post-partita ha riconosciuto la prestazione deludente della sua squadra:
“Abbiamo completamente sbagliato la partita, ci è mancato tutto: corsa, aggressività, determinazione. La sconfitta è meritata. Complimenti alla Fiorentina, che ha messo in campo tutte queste qualità, mentre noi non siamo stati capaci di reagire. Già nel primo tempo avevamo dato segnali preoccupanti, ma nella ripresa siamo andati addirittura peggio.
Il primo responsabile sono io, perché sono l’allenatore. Questa gara ci servirà da lezione, la analizzeremo con lucidità. Non è il momento di fare drammi, ma perdere così fa male. La squadra però non si ferma certo per una sconfitta. Erano quattro mesi che non perdevamo in campionato, ora avremo pochi giorni per prepararci al prossimo incontro con la Fiorentina.
Non voglio alibi, non abbiamo giocato con l’intensità e l’atteggiamento giusto. In questo momento fare calcoli sui punti non serve, l’unica cosa che può farci reagire è il lavoro. Nelle ultime 17 partite avevamo ottenuto 14 vittorie e 3 pareggi, ma stasera è mancato tutto ciò che serve per vincere. Abbiamo affrontato una squadra in emergenza che però ha messo in campo più voglia di noi”
Il tecnico nerazzurro ha poi analizzato gli aspetti tecnici della sconfitta:
“Siamo stati poco incisivi tecnicamente, abbiamo mosso il pallone troppo lentamente. La Fiorentina ha difeso bene e sapevamo che avrebbe impostato la gara in questo modo, puntando sulle ripartenze.
Nel primo tempo hanno sfiorato il vantaggio, nel secondo, dopo aver subito il primo gol, non siamo stati capaci di reagire. Torniamo a casa sconfitti, delusi, con la testa bassa, ma il campionato è ancora lungo: ci sono 45 punti in palio. Analizzeremo questa gara e ripartiremo più forti di prima”.
TOP e FLOP
TOP: Kean, MVP della serata
Colpisce di testa da distanza ravvicinata, ma trova Sommer pronto alla respinta. Alla seconda opportunità, però, non sbaglia e fa esplodere il Franchi. Completa la serata perfetta con una doppietta, firmando così la sua diciannovesima rete stagionale. Infermabile.
FLOP: Bisseck, disattento e superficiale
Si lascia sfuggire completamente Kean sul secondo gol, commettendo un errore di marcatura evidente e poco dopo rischia un’altra grave disattenzione. Serata negativa, segnata da imprecisioni e mancanza di concentrazione.
Inter irriconoscibile, ora serve una reazione
Per i nerazzurri è stata una serata da dimenticare. La squadra di Inzaghi è apparsa sottotono, lontana parente di quella solitamente vista in campionato.
La sconfitta impedisce all’Inter di agganciare il Napoli in vetta, con i partenopei ora saldamente a +3 senza più recuperi da giocare.
I nerazzurri avranno subito l’occasione per rifarsi lunedì, quando affronteranno nuovamente la Fiorentina, questa volta a San Siro. Servirà però una prestazione completamente diversa per evitare un altro passo falso.
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