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Tre operai morti in poche ore. Nonostante gli inviti alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori, gli incidenti continuano a susseguirsi andando ad incrementare il già cospicuo numero delle vittime. Pordenone, Napoli e Orvieto sono stati il triste teatro di tre incidenti mortali per tre operai.
Pordenone, Daniel Tafa, 22 anni, morto in fabbrica
Daniel Tafa aveva 22 anni e abitava nella provincia di Pordenone. Il giovane stava lavorando su una macchina per lo stampaggio di ingranaggi industriali, quando una scheggia impazzita piena di fuoco lo ha ucciso sul colpo trafiggendolo alla schiena
Napoli, Nicola Sicignano, 51 anni, incastrato in un nastro trasportatore
Nicola Sicignano aveva 51 anni e lavorava in una ditta di smaltimento rifiuti a Sant’Antonio Abate nei pressi di Napoli. E’ morto perché rimasto incastrato in un nastro trasportatore.
Orvieto, Umberto Rosito, 38 anni, morto investito sull’autostrada
Umberto Rosito, aveva 38 anni è morto sull’autostrada A1 nei pressi di Orvieto dove viveva e lavorava. L’uomo si occupava di manutenzione stradale, un mezzo pesante non avvedendosi dei lavori in corso lo ha investito. Sulle dinamiche dell’accaduto sta indagando la polizia stradale di Orvieto. L’incidente è avvenuto sul tratto compreso tra Orvieto e Fabbro in direzione Firenze
Le reazioni del mondo politico
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha commentato l’accaduto parlando di “strage senza fine”:
“Ventidue, cinquantuno e trentotto anni, a Molino di Campagna, Sant’Antonio Abate e sull’autostrada nei pressi di Orvieto. Tre morti sul lavoro in poche ore. E sono solo gli ultimi tre. Non è più possibile parlare di incidenti di fronte a questa strage senza fine. Ed è inaccettabile morire di lavoro in questo modo: abbiamo da tempo offerto la nostra disponibilità al governo per agire con efficacia ma finora non abbiamo mai avuto riscontri”.
Alle parole della Schlein si sono aggiunte quelle del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga:
“Bisogna battersi e lottare perché la sicurezza ci sia, sia la massima possibile e perché non si ripetano fatti come questi.”
“Continua la strage silenziosa dei morti sul lavoro– ha dichiarato in una nota il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tito Magni– una strage continua che ha già causato fino ad ora oltre 200 incidenti mortali secondo l’osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna. Siamo vicini alle famiglie delle vittime per la perdita dei loro cari e come loro chiediamo giustizia”
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