Sumy, i ministri degli esteri UE si incontrano dopo l’attacco

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Sumy, le reazioni: questa mattina 14 aprile, i ministri degli Esteri dell’UE si incontrano a Lussemburgo per discutere le principali sfide che l’Unione si trova ad affrontare in materia di politica estera, con l’Ucraina in testa.
Dopo lo shock dell’attacco russo della domenica delle Palme a Sumy, in cui hanno perso la vita almeno 34 persone e ne sono rimaste ferite più di 100, i leader discuteranno su cosa altro possono fare per aiutare l’Ucraina a scoraggiare l’aggressione russa.
La condanna dei Leader UE
Abbiamo già assistito a forti reazioni politiche domenica. Il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato Mosca di “palese disprezzo per le vite umane, il diritto internazionale e gli sforzi diplomatici del presidente Trump”.
Il cancelliere tedesco entrante Friedrich Merz ha accusato la Russia di “gravi crimini di guerra” e di “perfidia” nel modo in cui è stato condotto l’attacco. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che l’attacco rappresenta “la versione russa di un cessate il fuoco”.
Giorgia Meloni, ha dichiarato di condannare questo “nuovo, orribile e codardo attacco russo … che va contro ogni reale impegno a favore della pace”.
Il capo della diplomazia europea, Antonio Costa, ha dichiarato: “La Russia continua la sua campagna di violenza, dimostrando ancora una volta che questa guerra esiste e dura solo perché la Russia lo sceglie”. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, si è detto “inorridito dagli orribili attacchi della Russia contro i civili a Sumy” e il presidente russo “deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato, senza condizioni”.
Altrettanto chiara la condanna dei ministri degli Esteri
All’arrivo questa mattina, il linguaggio dei massimi responsabili della politica estera è stato altrettanto chiaro. La diplomatica di alto rango dell’UE, Kaja Kallas, ha affermato che ciò serviva solo a ricordare l’importanza di sostenere l’Ucraina “per esercitare la massima pressione sulla Russia”, mentre Vladimir Putin continua a rifiutare l’offerta di cessate il fuoco.
Il polacco Radosław Sikorski ha dichiarato che l’attacco “atroce” è stata “la risposta beffarda della Russia” agli sforzi di pace del presidente Trump, affermando di sperare che l’amministrazione statunitense si renda conto che “il leader della Russia si sta prendendo gioco della loro buona volontà”.
Trump condanna l’attacco e incolpa Biden per l’invasione russa dell’Ucraina
Parlando ai giornalisti ieri sera 13 aprile, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito l’attacco a Sumy “terribile”, aggiungendo però che gli è stato “detto che era un errore”. Alla richiesta di chiarire cosa intendesse per “errore”, Trump ha risposto che “hanno commesso un errore… chiedeteglielo”, senza specificare a chi o a cosa si riferisse, ha riportato l’Agence France-Presse. Ha poi incolpato Joe Biden per l’invasione russa dell’Ucraina, affermando: “Questa non è la mia guerra”.
Zelensky : “Temo che negli USA prevalgano le narrative russe”
Per coincidenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato in un’intervista alla CBS di temere che “negli Stati Uniti prevalgano le narrative russe”, in quanto ha deliberatamente incolpato il vicepresidente JD Vance per il famigerato battibecco nello Studio Ovale, affermando che stava “in qualche modo giustificando le azioni di Putin”.
Zelensky ha anche rivolto un drammatico appello a Trump chiedendogli “prima di qualsiasi decisione, di qualsiasi forma di negoziazione, di venire a vedere le persone, i civili, i soldati, gli ospedali, le chiese, i bambini distrutti o morti”. Dopo aver dichiarato che non è la sua guerra, i dubbi che Trump vada in Ucraina sono molti.
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