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L’Italia arricchisce il proprio medagliere nella seconda giornata dei Mondiali di sci alpino a Saalbach, in Austria.
Federica Brignone ha conquistato la medaglia d’argento nel supergigante femminile, chiudendo la gara in seconda posizione, a soli dieci centesimi dalla vincitrice, l’austriaca Stephanie Venier.
Per la sciatrice di casa si tratta della seconda medaglia, dopo l’argento in discesa ottenuto a Sankt Moritz nel 2017.
Sul gradino più basso del podio sono salite la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e l’americana Laura Macuga, entrambe staccate di ventiquattro centesimi dalla vincitrice. Fuori dal podio, ma vicinissima, Sofia Goggia, quinta dopo una gara all’attacco.
Una prestazione straordinaria per Brignone
Brignone ha offerto una prova di alto livello, impostando fin da subito una strategia aggressiva e precisa. Ha guadagnato terreno all’uscita del tratto iniziale, sfruttando la pendenza per accumulare vantaggio sulle avversarie.
La valdostana ha poi dovuto gestire una sezione più scorrevole, per poi esprimere il massimo del suo talento nel tratto tecnico finale.
Qui è riuscita a recuperare terreno, avvicinandosi alla vetta della classifica, ma non abbastanza per strappare l’oro a Venier. L’austriaca ha infatti costruito il suo successo nella parte iniziale del tracciato, sfruttando le sezioni più dolci per far scorrere gli sci con grande fluidità.
Ha mantenuto un vantaggio sufficiente per contenere il ritorno di Brignone nei passaggi più tecnici, conquistando così il titolo mondiale.
Bronzo condiviso e beffa per Goggia
La lotta per il terzo posto ha visto protagoniste Kajsa Vickhoff Lie e Laura Macuga, entrambe a ventiquattro centesimi dalla vincitrice.
La norvegese ha sorpreso tutti con una prestazione in rimonta, accelerando nel tratto finale e sovvertendo i pronostici. Anche Macuga ha impressionato, registrando il miglior tempo nel primo settore di gara.
La sciatrice americana, però, ha trovato lo spunto giusto nel finale, riuscendo a conquistare la medaglia di bronzo e lasciando Sofia Goggia ai piedi del podio.
L’atleta bergamasca ha dato tutto, ma un errore nelle prime porte e una traiettoria troppo lunga nel salto di Ulli Maier le hanno fatto perdere velocità. Nonostante un tentativo di recupero, non è riuscita a colmare il divario, chiudendo al quinto posto con un distacco di trenta centesimi.
Le altre italiane in gara
Oltre a Brignone e Goggia, altre due azzurre erano in pista. Elena Curtoni ha ottenuto un buon nono posto. Il suo ritardo dalla vincitrice è stato di settantasei centesimi.
Marta Bassino, invece, non è riuscita a difendere il titolo. Dopo una partenza promettente, una sbavatura subito dopo il primo salto ha compromesso la sua prova.
La piemontese ha perso terreno nella sezione più scorrevole, subendo anche l’azione del vento nell’ultima parte del tracciato. Alla fine, ha chiuso con un distacco di 1”63 da Venier.
Un argento che vale tanto
La medaglia d’argento di Federica Brignone rappresenta un grande traguardo, soprattutto considerando le pressioni della vigilia.
Alla prima occasione, la campionessa valdostana è riuscita a salire sul podio, aggiungendo un’altra prestigiosa medaglia al suo palmarès:
“Essere al massimo della forma in un grande evento è qualcosa di speciale”
ha dichiarato Brignone ai microfoni di Rai Sport:
“Il supergigante mondiale era uno dei miei obiettivi e, anche se il tracciato non era ideale per me, sono riuscita a ottenere un grande risultato. Era fondamentale non frenare gli sci e lasciarli scorrere, e sono soddisfatta della mia prestazione”
Con questa medaglia, l’Italia porta a casa un altro importante successo dopo l’oro conquistato nel parallelo a squadre.
Brignone ha superato le aspettative e le pressioni, dimostrando ancora una volta di essere una delle atlete più forti della scena internazionale:
“Sentivo molta pressione perché tutti si aspettavano qualcosa da me, io stessa volevo fare bene, ma le scelte sui materiali hanno pagato e sono molto contenta di come ho affrontato la gara”.
I Mondiali di Saalbach continuano, e l’Italia può già festeggiare un bilancio positivo, con la speranza di aggiungere ancora altre medaglie nelle prossime gare.
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