Torino, a 14 anni sfregia la rivale per gelosia, arrestata

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Una “V per Vendetta” proprio come quella del film di James McTeigue, solo che la protagonista non è Natalie Portman e soprattutto senza una maschera a coprire il volto. L’episodio terribile risale a un mese fa, ma se ne è avuta contezza soltanto nelle ultime ore, protagoniste due ragazzine di 14 anni di un liceo di Torino, movente del gesto la vendetta dell’una verso l’altra a causa delle attenzioni nei riguardi di un ragazzo.
La ragazza con l’accendino, emulando la scena del film, ha attirato la “rivale” con una scusa per poi avventarsi contro di lei sfregiandola, procurandole in volto un segno simile a una “V”. La ragazza è stata arrestata e trasferita in una comunità di recupero, per la vittima un trauma che si porterà dietro tutta la vita e che accende ancora una volta i riflettori sulla violenza tra giovanissimi.
L’avvocato della ragazza che ha compiuto il gesto: “Una ragazza fragile che sta facendo i conti con le conseguenze delle sue azioni”
L’avvocato che difende la ragazza responsabile del gesto la ha definita “una ragazza fragile che adesso sta facendo i conti con le conseguenze delle proprie azioni. Ha capito la gravità dei fatti ed è molto dispiaciuta. Avrebbe dovuto chiedere subito scusa alla ragazza, anche perché al momento le scuse sono l’unica cosa che può porgere a questa adolescente. Stiamo cercando, anche con l’aiuto di una psicologa, di ricostruire i contorni di una vicenda che sembrerebbe un gesto di emulazione del quale però vogliamo ancora scoprire diversi dettagli”
In passato, l’adolescente sarebbe stata protagonista di altri episodi di prevaricazione meno gravi, ma che destano comunque preoccupazione.
L’indifferenza delle persone in strada
Emulazione, messaggi sbagliati, cogliere il peggio da un film che racchiude tra le sue pieghe un significato completamente diverso. Non solo, la non accettazione del rifiuto e la “punizione” verso chi nutre interesse verso la stessa persona, tanti fattori che fanno pensare a cosa stia accadendo ai giovani d’oggi.
Cosa ancor più grave l’indifferenza delle persone che hanno assistito alla scena, quasi ormai la violenza fosse consuetudine comune, solo una signora in una strada piena di persone si sarebbe lanciata sulle ragazze per dividerle e avrebbe chiamato i carabinieri.
Si può rimanere impassibili davanti all’odio? Evidentemente sì, triste campanello d’allarme di chi accetta con indifferenza che i giovanissimi pensino alla propria vita come se fosse un film fino a sfregiarsi se non addirittura a uccidersi.
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