Turchia due giornalisti investigativi arrestati a Istanbul

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Due giornalisti investigativi turchi sono stati arrestati giovedì 10 aprile a Istanbul, ufficialmente nell’ambito di un’indagine sulla vendita di una stazione televisiva, suscitando la condanna dei loro datori di lavoro e delle organizzazioni di stampa.
Timur Soykan e Murat Ağırel sono stati perquisiti nelle loro abitazioni e arrestati per “minacce” e “ricatto” nell’ambito dell’indagine sull’acquisizione del canale televisivo Flash Haber.
“È in corso un’indagine con procedure di detenzione, perquisizione e sequestro nei confronti dei sospettati”, ha affermato in una nota la Procura generale di Istanbul.
I due giornalisti lavorano per i quotidiani di opposizione Birgün e Cumhuriyet, che hanno condannato la loro detenzione e hanno affermato che sono stati trattenuti a causa delle loro indagini sull’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu.
İmamoğlu è visto come il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Il presidente del consiglio di amministrazione di Birgün, İbrahim Aydın, ha affermato che le autorità governative stavano tentando di mettere a tacere la stampa.
“L’obiettivo del governo non sono la criminalità e i criminali, ma i veri giornalisti che lottano per trasmettere la verità”, ha scritto su X.
Soykan e Ağırel sono tra i giornalisti investigativi turchi più noti. Secondo l’organizzazione per i diritti dei media Reporter Senza Frontiere, in un recente video su YouTube si è sostenuto che ci sono state irregolarità nell’indagine su İmamoğlu e su diversi altri sindaci distrettuali appartenenti al principale partito di opposizione, il Partito Popolare Repubblicano (CHP).
La detenzione di İmamoğlu il 19 marzo e il successivo arresto hanno innescato la più grande ondata di proteste in Turchia in oltre un decennio.
In totale, almeno 13 giornalisti turchi sono stati arrestati dall’inizio delle proteste Molti di loro, tra cui un fotografo dell’AFP trattenuto per diversi giorni a fine marzo, dovrebbero comparire in tribunale il 18 aprile.
Sono accusati di aver preso parte a raduni illegali che, a loro dire, stavano seguendo nell’ambito del loro lavoro di giornalisti.
Anche un giornalista svedese è stato arrestato e detenuto a fine marzo a Istanbul con l’accusa di “terrorismo” e di “insulti” a Erdoğan.
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