Vaticano, per 20 anni bambini nati fuori dal matrimonio mandati negli USA per essere adottati
Quello che stiamo per raccontare è uno spaccato di un’altra Italia, quella che parte dall’immediato dopoguerra e arriva a ridosso degli anni ’70. Un’Italia piena di pregiudizi e di ipocrisia, in cui il Vaticano e la morale cattolica erano al centro del comportamento e perché no, anche delle scelte politiche degli italiani. Niente divorzio, di aborto neanche a parlarne, le relazioni extra matrimoniali un tabù, se non si era sposati non ci si poteva frequentare liberamente. In questo panorama, in cui le scelte delle donne venivano spesso, se non sempre, giudicate, osteggiate e condannate, il Vaticano, secondo un rapporto della CBS, avrebbe speculato.
In un programma della famosa rete americana, intitolato, “60 minutes”, si è parlato di un piano per gli orfani, gestito dal 1950 al 1970 dal Vaticano, tramite il quale oltre 3500 bambini italiani sarebbero stati mandati negli Stati Uniti per essere adottati da famiglie cattoliche americane. Una lettera, sulla vicenda, è stata consegnata questa mattina a Bergoglio, da alcuni rappresentanti dell’emittente. Da quanto si apprende dalla CBS :
“Monsignor Andrew Landi dell’ex National Catholic Welfare Conference, l’organizzazione di assistenza della conferenza episcopale statunitense, si occupava di organizzare i visti per gli orfani da Roma. Ma la maggior parte dei bambini inviati negli Stati Uniti non erano orfani. Erano figli di madri rimaste incinte fuori dal matrimonio. Molte di loro sono state messe sotto pressione o ingannate per far si che abbandonassero o lasciassero andare i loro figli”
La storia mandata in onda dalla CBS, ha radici profonde ed è basata sul libro “Il Prezzo degli Innocenti” di Maria Laurino, nonchè su interviste con decine di adottati americani provenienti da famiglie italiane.
“Volevamo portare questo alla sua attenzione – si legge nella lettera consegnata al Papa – perché molti di questi adottati americani stanno ancora faticando nella loro ricerca per le loro madri naturali italiane. Nel suo recente viaggio in Belgio, Lei ha riconosciuto e si è scusato per le adozioni forzate simili a quelle che abbiamo descritto nella nostra storia. Alla luce delle Sue parole, ci siamo chiesti se il Vaticano stia anche considerando di chiedere scusa agli adottati americani ed alle loro mamme italiane?”.
Non è la prima volta che il Vaticano viene indicato come fautore di adozioni forzate, molte volte dettate dalla povertà di chi si privava dei neonati o di bambini piccolissimi. Oltre la storia documentata dalla CBS, in epoca successiva, negli anni ’80 si è parlato di adozioni forzate, sotto l’egida del Vaticano, di bambini provenienti dai Paesi dell’Est europeo, all’epoca ancora separati dall’Occidente dalla Cortina di Ferro.
Il Vaticano, nonostante l’impegno dei Pontefici recenti, di far luce sugli episodi, non ha mai fatto chiarezza tantomeno ha mai chiesto scusa. Lo farà Papa Francesco?