Vigilessa uccisa, contratto di sottomissione sessuale con l’ex comandante

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Esisteva un contratto di sottomissione sessuale tra l’ex comandante dei vigili di Anzola, Giampiero Gualandi, e Sofia Stefani, la vigilessa uccisa per il cui omicidio Gualandi è il principale imputato. Il particolare è emerso negli interventi di richiesta prove della procuratrice aggiunta Lucia Russo e dell’avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile della famiglia della vittima.
I dettagli del contratto
Nel contratto tra i due, a quanto è emerso in aula, l’ex comandante dei vigli si “autodefiniva padrone” e che tutto poteva “sulla sua schiava”. In un altro passaggio si legge che Gualandi quale “signore e padrone” si impegnava a “dominare l’anima della mia sottomessa”.
Le osservazioni dei legali di Gualandi
Uno dei difensori di Gualandi, l’avvocato Lorenzo Valgimigli, ha invitato i giudici a fare attenzione “a chiunque cerchi di tirarvi per la giacca su pregiudizi di tipo morale”. L’altro avvocato di Gualandi, Dott.Claudio Benenati, ha precisato che il contratto in oggetto era solo un gioco tra fidanzati ispirato al libro “50 sfumature di grigio”:
“Il contratto di sottomissione viene dal libro ’50 sfumature di grigio’ uno dei successi editoriali del 2011, lo si trova nel capitolo 11. Ci sono siti Bdsm da cui si possono scaricare contratti di questo tipo. Era un gioco, non ha nessuna validità, nessuna efficacia giuridica, nessuna possibilità di condizionare comportamenti. Nella vita sessuale gli adulti possono fare quello che vogliono”
Il parere dei legali di parte civile della vittima
Di altro parere i legali di parte civile della vittima :“In quel contratto i protagonisti sono un comandante e un agente, si colloca tutto nel contesto lavorativo di Sofia Stefani” riconducendo il tutto a una sorta di abuso di un superiore nei confronti di una sottoposta.
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